SAN MARCO EVANGELISTA – C’è grande attesa tra gli appassionati del genere e tra i curiosi per il seminario gratuito sulla musicoterapia e la «body percussion», che si terrà domani, 21 ottobre, alle 18, allo «Studio danza» di Melina Serpico, in via Puccini, a San Marco Evangelista.
A presentare queste nuove tecniche, che usano il corpo e il linguaggio non verbale per permettere al malato di entrare in comunicazione con il mondo esterno e con il terapista, sarà Michele Magnotta, giovane compositore, cantante e percussionista di Recale, che si è specializzato nella ricerca delle risorse del corpo come strumento ritmico di precisione, creando spettacoli unici e suggestivi. «La musicoterapia – afferma Magnotta – è una pratica che utilizza la musica e gli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) come strumento terapeutico per promuovere il benessere psico-fisico della persona all’interno di un processo di comunicazione e di relazione al fine di ritrovare lo stare bene con se stessi e gli altri, riequilibrare i propri stati d’animo, liberarsi dello stress della vita moderna e ritrovare una nuova armonia. Non occorre – precisa il percussionista – saper suonare uno strumento, chiunque può esprimere le proprie emozioni, improvvisare sugli strumenti, cantare, ballare, ascoltare musica percorrendo un percorso curativo nel contesto di una relazione». Al seminario di domani seguirà un laboratorio permanente, concentrato su alcune attività principali: il movimento in musica, l’uso della voce e del corpo come espressione di sé, il rilassamento guidato su base musicale e verbalizzazione dell’esperienza musicoterapica. «Con Melina Serpico – rivela Magnotta – pensiamo di attivare anche un corso di «body percussion», una tecnica ritmica innovativa che ha lo scopo di valorizzare e mettere in gioco il proprio corpo/strumento all’interno di un’esperienza in cui musica, movimento, spazio si concretizzano in un’unica straordinaria dimensione. Il ritorno alla primitività del gesto conduce in un mondo tanto “inesplorato” ma, al tempo stesso, tanto “nostro”, in cui l’espressione, la comunicazione e la creatività risultano essere gli elementi fondamentali di un viaggio entusiasmante»