Favorire una migliore conoscenza dell’uso sociale dei beni confiscati alla camorra, della cultura della legalita’ e delle regole democratiche, delle modalita’ di funzionamento delle pubbliche amministrazioni, dei meccanismi attraverso i quali si genera e si esercita la corruzione politica ed economica. Questo e’ lo scopo dell’intesa stabilita tra il Centro interuniversitario campano ‘Lifelong learning’, la facolta’ di Giurisprudenza della seconda universita’ di Napoli, la facolta’ di Scienze politiche della Federico II, l’associazione Libera e il comitato don Peppe Diana che sara’ presentata domani alle ore 10, presso la facolta’ di Giurisprudenza della seconda universita’ di Napoli, a palazzo Melzi a Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Grazie al protocollo saranno promossi, realizzati e sviluppati interventi formativi rivolti ad adulti campani, in particolare a studenti, tesisti, tirocinanti, dottorandi, docenti a diverso livello e funzionari della pubblica amministrazione attraverso una programmazione annuale. Il compito di definire la programmazione generale delle attivita’ da realizzare e’ stata affidata alla Consulta regionale sull’economia sociale per la valorizzazione dei beni confiscati.