CASERTA – Per la cittadina campana, sono giorni difficili, di presa di coscienza, di voglia di intervenire, desiderio di non restare più con le mani in mano, ma di farsi portatori di un nuovo messaggio: basta lamentarsi senza proposte concrete, basta chiudersi nelle proprie case accusando la classe politica di aver portato Caserta al dissesto, basta pronunciare parole improduttive di gesti concreti.

E’ arrivato il momento di alzarsi dalla propria sedia e attivarsi, con amore, per il bene di una città che, troppo spesso viene disprezzata. Questo l’intento di “OsservAzione”, l’associazione nata proprio in questi giorni, dalla volontà di un gruppo di persone che, si sono incontrate, prima sul web, attraverso due gruppi di rilievo: “proviamo a riprenderci Caserta” e “ciò che vedo in città” e poi, dopo aver constatato la comunanza di intenti e cioè, non lasciare che la città resti in balia degli eventi ma, diventi un terreno fertile di idee e progetti, si sono incontrati fisicamente, nella realtà. Uomini e donne di Caserta, che la amano e vogliono che siano tutelati e rispettati la città ed i suoi abitanti, che sono pronti a non fare “solo chiacchiere” ma trasformare un malcontento generale, una lamentela sterile, in un’attività concreta di proposte, perché il domani riservato ai nostri figli non sia solo un’utopia ma, una realtà fatta di mobilità sostenibile, parchi giochi, tutela sanitaria, turismo fiorente e ricettivo, raccolta differenziata e riciclata, e quant’altro possa rendere una città degna di tale nome. Il primo passo che OsserVazione, compirà è partecipare al prossimo consiglio comunale, previsto per martedì 8 ottobre, per rendersi conto di cosa sta accadendo alla nostra città. Quali sono le inziative concrete che l’amministrazione vuole intraprendere per rilanciare la città. Quale sarà il futuro de Lo Uttaro e soprattutto, quale sarà la direzione verso cui andrà Caserta e con essa i cittadini tutti. “Facciamo un passo in avanti, non restiamo immobili spettatori di una mutevole realtà, diventiamone artefici”.

 

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