CURTI – Un'”oasi” dove la maternità è sinonimo di rinascita e non di rinuncia. Dopo anni di “travaglio”, a Curti, in via Salvo D’acquisto, è nata Shea, l’associazione “no profit” per mamme 2.0. Non è un asilo, né una ludoteca, è qualcosa di nuovo e di diverso, assicurano le fondatrici, di cui molte donne sentivano il bisogno. L’idea è venuta a Ester Natale, giovane moglie, mamma di due bambini e casalinga vulcanica. «Shea – afferma – è un centro di aggregazione per la maternità, che si colloca nella fase di transizione che ogni donna vive durante il passaggio alla condizione di mamma». Lo spazio, accogliente e familiare, sarà presentato domani, 19 marzo, e martedì con due open day, dalle 10 alle 19.
«Il mio obiettivo – aggiunge Natale – è far diventare Shea un riferimento per le mamme della zona (Curti e città limitrofe, ndr), una realtà in grado di offrire loro il meritato supporto, informazioni corrette e formazione qualificata». Un network, quindi, per condividere esperienze, tempo e amicizia; un’alternativa alla solitudine della propria casa, dove poter frequentare corsi, attività, seminari, ma anche giocare, rilassarsi, creare. Le operatrici dell’associazione, tutte volontarie, aiutano le socie nella delicata fase di preparazione al parto, ma prestano loro sostegno anche durante e dopo le nascite, con attività che accompagnano i bimbi fino all’infanzia. «Il progetto inizia a balenare nella mente nel 2007 – raccolta Natale – quando, mamma di un bimbo, passavo le giornate da sola, con lui in braccio, davanti al computer cercando nei forum risposte ai miei dubbi». Insoddisfatta, apre prima un blog (associazioneshea.wordpress.com), dove recluta altre mamme, e poi comincia a coltivare il suo sogno. «Non è stato facile – rivela Natale -, le difficoltà, soprattutto a trovare una sede, sono state tante, ma alla fine ci siamo riuscite». Il primo incontro, gratuito, promosso da Shea è già in programma. In collaborazione con l’associazione di promozione sociale “Patatrac” sabato, 24 marzo, alle 16.30, c’è “1… 2… 3… leggo!”, lettura ad alta voce e animazione di libri. Un gioco, un momento piacevole, nella convinzione che, a partire da esperienze positive, nel bambino si consolidi la curiosità, presupposto necessario per la ricerca del sapere.