RUVIANO – Il Natale ha rappresentato un momento di riflessione per “Casa Delle Donne” di Ruviano: non solo semplice scambio di auguri ma un attimo di raccoglimento per parlare di Pace con lapporto profondo e meditato di Agnese Ginocchio.
Il 26 dicembre infatti presso la sede ruvianese della associazione, alla presenza di un nutrito gruppo di persone, la cantautrice per la Pace ha portato le sue canzoni con le parole di don Antonio Bello per promuovere la Pace. Pace non parola astratta ma calata nella vita quotidiana del piccolo Ruviano affinchè vengano superati pregiudizi e diffidenze e ci si incammini realmente verso la solidarietà e lequità in un momento in cui la crisi fa sentire i suoi effetti anche nelle nostre terre. Con Agnese hanno reso più toccante levento la piccola Noemy Di Meo che ha recitato una poesia natalizia ed i più grandi Jessica Di Meo, Antonio Riccio e Armando Esposito che hanno letto dei pensierini sulla Pace da loro stessi composti. Casa delle Donne quindi come luogo comune di incontro e solidarietà in cui trovano casa le componenti femminili con le esigenze più varie della società locale. Il territorio ha partecipato allevento con lofferta di numerosi doni e prodotti locali che serviranno a raccogliere fondi per le attività future della associazione AmA Onlus che porta avanti da anni il progetto Casa delle Donne. Le fondatrici Anna Ricciuto, Marisa Di Sorbo, Maria Coppola e Angela Maffeo hanno voluto concludere allietando i presenti con lofferta di dolci natalizi. “Casa delle Donne” di Ruviano, ancora una volta si é saputa distinguere dando prova di intelligenza e di cultura. “La cultura come strumento di educazione ai valori che dobbiamo insegnare ai giovani, ma che in primis dobbiamo essere noi adulti a coltivarli dando l’esempio di vita e per rilanciare per per riscattare i nostri freddi territori”. Un indubbio segnale di cambiamento e di civiltà che fa ben sperare che anche dalle nostre parti qualcosa comincia a cambiare! Quando si dice che la Pace é Donna. Auguri e ad majora dunque a “Casa delle Donne”.