Caserta- La verità illumina la Giustizia! Agnese Ginocchio sbarca oltre i confini e sarà Ospite in provincia alle prossime giornate della Legalità promosse da Libera contro le mafie. Ed è proprio di qualche giorno fa la splendida notizia che anche a Budapest in Ungheria, la Testimonial e cantautrice per la Pace ha sbarcato con i testi dei sui brani impegnati. Difatti, il brano di forte impegno civile dal titolo: “L’Italia che vorrei..” dedicato alla difesa della Costituzione e al 150° dell’unità d’Italia, che fu presentato proprio dall’autrice all’Università di Caserta in occasione della lettura della Costituzione, e successivamente, anche al Museo nazionale storico della liberazione in via Tasso a Roma, è sbarcato a Budapest insieme all’autrice, diventando materia di studio in un testo scolastico di lingua italiana per scuole secondarie di secondo grado, si tratta del quarto volume: “Giro d’italiano “( Ed.ni Nemzedekek Tudasa Tankonyvklado Budapest), di cui autrice é la professoressa “(Giuditta) Bernatné Vamosi Judit” docente di lingue e autrice come si diceva di questo splendido manuale d’ italiano in quattro volumi. La professoressa Giuditta insegna italiano come seconda lingua nella scuola liceale secondaria di secondo grado a Budapest. Nella pagina dedicata al brano, viene riportata la storia di Agnese definita la “Joan Baez” italiana, con alcuni stralci di un intervista realizzata dalla giovanissima giornalista Rosa Anna Buonomo ( l’intera intervista si può leggere a questo link:http://culture.you-ng.it/2012/03/31/967-agnese-ginocchio-la-mia-voce-per-la-pace/ ). Di seguito invece si riporta il link al brano riportato nel testo “Giro d’Italiano 4”, ( il brano è correlato di video: http://www.youtube.com/watch?v=RfMbBoK0FWo.) L’ impegno di questa donna anti-gomorra, contro le mafie e contro ogni forma di ingiustizia e di devastazione ambientale, nativa proprio dell’ area alifano-matesina e leader del “Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato III Millennio” in questa provincia, il Movimento ovvero ispirato dagli insegnamenti di un altro grande profeta di Pace: Mons Raffaele Nogaro, è a 360° gradi. “La Pace non è quieto vivere, ma denuncia al sistema illecito, ribadisce l’autrice. Non è uno stato d’animo, ma un andare al fronte. Esige alti costi d’incomprensione, spesso per amore di questa scelta di diventa oggetto di malcontento e di denigrazione da parte di terzi a titolo gratuito. “Quello che ci spinge- continua la testimonial per la Pace- è la sete di verità e di Giustizia. Abbiamo davanti a noi l’esempio di grandi testimoni come don Peppe Diana, che ci apprestiamo a celebrarne il ricordo, i giudici Falcone e Borsellino, don Tonino Bello, Mahatma Gandhi, Martin Luther king, i grandi profeti che con il loro schierarsi sempre dalla parte della verità hanno denunciato il male indicando la strada da seguire e cambiando il corso della storia. Loro, sono i nostri punti di riferimento. E’ a loro che guardiamo ogni volta che i nemici della Pace ci attaccano e ce ne dicono di tutti i colori…”. L’ impegno di questa donna immagine di un sud resistente, tenace e combattiva, è quello di non tacere neanche di fronte all’ultimo scempio che vogliono portare nella pianura verdeggiante dell’area del Matese, dove la testimonial per la Pace si è schierata apertamente contro quel mostro che vogliono venire a piazzare nella pianura alifana a ridosso del Parco Regionale del Matese, lì dove tutti i Sindaci del Parco recentemente riunitisi in assemblea straordinaria, hanno espresso il loro parere sfavorevole alla costruzione di un impianto Biogas da 75mila tonnellate di rifiuti organici. “La verità dunque illumina la giustizia e continua a vincere su tutte le menzogne propinate dai nemici della Pace”- ribadisce la Testimonial per la Pace. Don Tonino Bello vescovo, profeta di Pace, ci ricordava che: “Occorre, forse, una rivoluzione di mentalità per capire che la Pace non è un “dato”, ma una conquista. Non un bene di consumo, ma il prodotto di un impegno. Non un nastro di partenza, ma uno striscione di arrivo. La Pace richiede lotta, sofferenza, tenacia. Esige alti costi di incomprensione e di sacrificio. Rifiuta la tentazione del godimento. Non tollera atteggiamenti sedentari. Non annulla la conflittualità. Non ha molto da spartire con la banale “vita pacifica”. Non elide i contrasti. Espone al rischio di ingenerosi ostracismi. Postula la radicale disponibilità a “perdere la Pace” per poterla raggiungere. La Pace in sintesi è cammino e per giunta cammino in salita”. In una terra attanagliata dalle infinite emergenze e colpita dalla piaga dell’illegalità e della camorra, l’infaticabile impegno di questa “donna” che mette faccia e passione in ciò che fa, “esempio” propositivo per tutte quelle persone che preferiscono sparlare e nascondersi dietro l’ anonimato o guardare dalla finestra ed aspettare che le cose cambino da sole, continua imperterrito, nonostante l’indifferenza, gli ostracismi e le denigrazioni spesso inveite alla sua rispettabile persona. Non una, ma infinite donne come “Agnese” dovremmo avere in questa provincia, se veramente vorremmo vedere risorgere questa terra dalla triste desolazione in cui versa alla sua completa rinascita. Il suo vessillo e la sua forza è quella “bandiera” che ha imbracciato, e divenuta la sua scelta di vita: la Pace, che la spinge ad andare oltre i paraocchi e i pregiudizi, ad alzare la voce, a denunciare e a cantare nel nome della difesa della legalità, della verità e della Giustizia. Agnese sarà ospite come si annunciava all’inizio, alle prossime giornate della Legalità organizzate in provincia dall’associazione Libera contro le mafie fondata da Don Luigi Ciotti, parlerà e canterà del suo impegno ai giovani delle scuole, l’impegno contro le mafie, l’impegno per la Pace, l’impegno di una donna che difende la sua Madre terra senza se e senza ma.

 

 

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