MATESE – “La sezione di Piedimonte Matese del Club Alpino Italiano, con procura attribuita all’Avvocato Benedetto Maria Iannitti, si è costituita parte civile nel procedimento indetto dal Pubblico Ministero Dott. Silvio Marco Guarriello, della Procura di Santa Maria Capua Vetere, contro le società che hanno provveduto alla realizzazione del parco eolico di Ciorlano”.

La partecipazione al processo è resa nota dal presidente del CAI matesino, Franco Panella, in una nota stampa diffusa agli organi di informazione. “Il PM ha, infatti, dice la nota, rinviato a giudizio- gli amministratori delle società Dotto Srl, Abn Costruzioni e Cedelt Srl per una lunga serie di reati, che vanno dalla realizzazione di lavori senza autorizzazione paesaggistica alla violazione di sequestro preventivo fino al falso in atto pubblico. Arriva così a compimento l’azione iniziata dalla Sezione nell’ormai lontano 2007, quando la compianta Giulia D’Angerio presentava la prima citazione contro la costruzione dell’impianto eolico di Ciorlano, in pieno Parco Regionale del Matese. Secondo il Pubblico Ministero- prosegue il comunicato dell’associazione di tutela del territorio montano- l’impianto è stato costruito in assenza delle prescritte autorizzazioni e producendo false documentazioni; fondamentale diviene quindi il compito di associazioni come il Club Alpino Italiano, che spesso sono costrette a sostituirsi agli organi competenti nel controllo del territorio, bene comune di proprietà di tutti noi, violato senza ritegno da soggetti a caccia esclusivamente di fondi pubblici e non realmente interessati alla produzione di energia(il comune di Ailano- con una delibera ha chiesto alla regione di utilizzare parte degli introiti per il finanziamento di rate di alcune opere pubbliche ndr) . A distanza di anni ed a danni ormai prodotti, rimane il rammarico di vedere che l’azione di tutela del territorio meritoriamente esercitata dalle associazioni non riesca comunque ad impedire il dissesto paesaggistico ed idrogeologico. La sezione di Piedimonte Matese del Club Alpino ringrazia il PM Guarriello per l’attenzione mostrata verso i reati ambientali e rinnova la propria fiducia nella giustizia, assicurando che continuerà a svolgere, per quanto possibile, l’azione di tutela dell’ambiente montano in ogni sua forma ” . Il Cai sottolinea anche le numerose inchieste aperte dalla magistratura sul fenomeno delle energie rinnovabili.

Michele Martuscelli

 

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