Piedimonte Matese- Lo stato di salute del territorio dell’Alto Casertano? Buono, rassicurante . Un riscontro impollinato dalle api. Proprio così . Sono stati presentati ieri nella sala del convitto dell’istituto agrario “Scorciarini Coppola” i dati un anno di biomonitaggio con il ricorso a questo particolare biosensore/indicatore/accumulatori costituito dalle api la cui utilità scientifica è stata illustrata da vari esperti. Il progetto, innovativo, è stato realizzato nell’ambito del piano di sviluppo locale del Gal Alto Casertano con il contributo fondamentale del consorzio C.A.R.A( Caserta agricoltura rilevamento ambientale) e premiato con gli Oscar Green 2014. L’utilità delle api e le modalità operative del progetto che copre gran parte del territorio di competenza del Gal sono state illustrate dai docente universitari, Antonio De Cristofaro(Molise) e Emilio Caprio ( Napoli-Federico II). MonitoranDe Cristofano ha spiegato il ruolo-chiave del monitoraggio con caratteristiche di continuità e della funzione utile delle api come bio-sensore per la ricerca di un’ampia gamma di inquinanti : operazione possibile con la posizione di alveari in diverse zone del territorio dell’Alto Casertano e con costi di gestione limitati. Il bio-monitoraggio con le api impiegato ormai da diversi anni anche presso l’università del Molise riesce fornire stime sugli effetti combinati attuali e ti ed tendenziali degli inquinanti sugli esseri viventi ed offre, inoltre, la possibilità di coprire con relativa facilità zone vaste e diversificate, consentendo un’adeguata mappatura del territorio” ha detto De Cristofano illustrando i numeri ed i dati emersi da questo tipo di verifica con i tanti microprelievi effettuati ed elaborati. Lo staff tecnico- scientifico del progetto hanno la presenza di livelli molto bassi di inquinanti . L’utilità del biomonitoraggio con queste modalità è utilizzabile nell’ambito del cosiddetto Piano Sanitario e al Piano di Azione Nazionale che prevede l’adozione sostenibile di fitofarmaci e quindi come strumento di analisi della diffusione e distribuzione dei contaminanti ambientali con una efficace integrazione da mondo delle imprese del settore e la ricerca scientifica. Altre relazioni hanno spiegato l’uso del biomonitoraggio per lo studio delle polveri sottili e le sfide operative di questo sistema in espansione per il futuro. “ Controllare il Territorio,usando l’ape- ha detto Angelo Lombardi, presidente del Conaproa-Cara terra- è innovativo, sostenibile e utile. E’ l’esempio di come le imprese, quando sono socialmente responsabili nei fatti e non solo negli annunci, svolgono un ruolo determinante nell’economia locale ma anche nelle politiche ambientali” ha concluso Lombardi. A coordinare il dibattito Giovanni Francesco Visco, presidente della fondazione “Terracca”. Il direttore del Gal Pietro Cappella ha spiegato come è nato il progetto, frutto di un bando attivato ed aggiudicato dal consorzio oltre alle numerose misure attivate dal Gal nei vari settori tra cui le 52 azioni a favore dei comuni.
Michele Martuscelli