AVERSA – Sollecitare il dialogo tra giovani, adulti e istituzioni. C.I.A.K. (Charter In Action For The Kulture) è stato presentato questa mattina ad Aversa presso la Casa della Cultura. La città normanna è infatti sede del progetto transnazionale che coinvolge Italia, Turchia e Ungheria e che gode del sostegno morale ed economico dell’Unione Europea nell’ambito del programma Gioventù In Azione.
Promosso dall’Associazione Arci Solidarietà, Ciak si prefigge di far riconoscere il ruolo dei giovani nei processi di crescita della comunità, di incoraggiare le loro capacità di autodeterminazione e partecipazione sociale/culturale, e di sostenerne la creatività. Non meno importante l’intenzione di concretizzare forme di rappresentanza attiva in grado di valorizzare il più possibile il sistema partecipativo.
Il compito di introdurre il progetto è toccato a Giovanna Maciariello di Arci Solidarietà, Lucia Cesaro e Paola Maciariello di Ciak. Poi, la vasta rete di partner italiani ed esteri le ha seguite nella declinazione del programma. Innanzitutto, il Liceo Enrico Fermi di Aversa rappresentato dalla professoressa Maria Quarto e da una schiera di studenti. Ma anche il direttore educativo del distretto di Antalya del Comune di Muratpasa (Turchia) Erdem Kaya, il rappresentante del gruppo informale Muratpasa (Turchia) Fatma Savas, il responsabile del settore Cultura ed Educazione del Comune di Level (Ungheria) Tamas Radak, il referente nazionale della Federazione Comunale dei Bambini e dei Giovani (Ungheria) Barnabas Gulyas.
I partecipanti hanno presentato i lavori svolti nei propri ambiti, e nei rispettivi territori, evidenziando (turchi e ungheresi) quanto siano già concretamente impegnati nella cittadinanza attiva e interessati a creare un legame sempre più stretto e privo di gap tra giovani e istituzioni.
Nel corso dei prossimi mesi, sono infatti previsti incontri con gli enti locali di riferimento per affrontare i temi della rappresentanza e della cittadinanza attiva. I giovani avranno inoltre modo di partecipare alle sedute pubbliche e conoscere meccanismi e procedure democratiche. Tutto ciò servirà per trasportare nei propri contesti (scuola, forum, associazione) quanto appreso dal dialogo con le istituzioni e per confrontare le singole esperienze con i ‘colleghi’ stranieri durante un nuovo incontro previsto nel mese di marzo.
La conclusione di Ciak sarà affidata alla realizzazione di qualcosa di ancor più tangibile: la redazione di un volume cartaceo chiamato B.O.O.K. (Best Of Our Kulture) che raccoglierà tutto il lavoro svolto e sottolineerà i risultati ottenuti.