SPARANISE – Si inasprisce sempre di più il contenzioso tra Acqua Campania, il Consorzio Idrico Terra di Lavoro e la Regione Campania, relativo alla fornitura idrica i cui effetti finiscono per coinvolgere, nonostante non abbia alcun tipo di responsabilità, anche il Comune di Sparanise. Dopo gli incontri nella sede della giunta regionale della Campania a Napoli e gli annunci di commissariamento delle concessioni al Consorzio Idrico da parte dell’Assessorato all’ambiente di Palazzo Santa Lucia, la società Acqua Campania ha inviato una nuova comunicazione nella quale annuncia l’interruzione della fornitura idrica per il prossimo 23 ottobre.
Ancora una volta, dunque, la città di Sparanise potrebbe subire l’ennesimo disservizio di una lunghissima serie iniziata nel 2004, quando il Comune revocò la concessione per la fornitura alla Napoletanagas per affidarla al CITL. Da allora le uniche conseguenze tangibili per i cittadini sono state le innumerevoli problematiche causate dall’interruzione idrica che, nonostante gli sforzi dell’amministrazione comunale, a tutt’oggi si ripresentano puntualmente. Sintomatici sono stati gli episodi verificatosi di recente, quando a seguito di un problema alla direttrice nord all’altezza di Riardo, la città è rimasta per ben 3 giorni senz’acqua, oppure a causa di un’analoga problematica verificatasi a Bellona, quindi sulla direttrice opposta, quando i rubinetti degli sparanisani sono stati chiusi per un’intera giornata. Insomma, anche se non dipende da problematiche causate alla rete del territorio comunale, i cittadini di Sparanise sono comunque costretti a subire interruzioni nell’erogazione e, come se non bastasse, nonostante continuino a pagare regolarmente le bollette, potrebbero subire nuove interruzione perché, evidentemente i soldi, senza considerare i canoni delle acque reflue che viceversa il Consorzio Idrico deve al Comune di Sparanise, non arrivano alla società Acqua Campania. Una vicenda assurda ed ai limiti del paradossale ma che, nonostante i fitti carteggi e gli incontri, non sembra arrivare ad conclusione positiva che faccia scongiurare il pericolo dei rubinetti al secco. Proprio per il perdurare delle problematiche il sindaco Mariano Sorvillo ha deciso di attuare un piano che prevede la realizzazione di due nuovi pozzi che, una volta realizzati, consentiranno alla città una sostanziale autonomia idrica.