CASAL DI PRINCIPE – Mercoledì 30 Novembre 2011 presso il Centro per l’impiego di Casal di Principe si è tenuta la cerimonia conclusiva dei quattro seminari informativi “Mi metto in proprio” per l’avvio di impresa – voluti dal dirigente del settore politiche del lavoro Michele Orlando – che ha visto la partecipazione di tanti giovani del territorio locale a cui è stato rilasciato un attestato di partecipazione e una password per poter accedere al sito www.casertaorientalavoro.it. Presenti alla manifestazione l’Assessore alle politiche del lavoro della provincia di Caserta Gimmi Cangiano e il Consigliere Provinciale Sebastiano Ferraro.

L’Assessore Cangiano nel suo intervento ha evidenziato l’importanza di questi seminari e il lavoro profuso in questi anni dal centro dell’impegno su un territorio reso difficile dalle vicende legate alla criminalità organizzata che fanno dei giovani di questo territorio un marchio negativo a livello nazionale. A seguire l’intervento del Consigliere provinciale Ferraro che ha invitato i giovani a non mollare e ha farsi partecipi attivamente della società in cui vivono, nonostante i tanti problemi che affliggono non solo il territorio locale, ma l’intera Nazione. Il responsabile del centro Carlo Scalera ha ringraziato vivamente l’amministrazione provinciale per gli strumenti che ha messo a disposizione per realizzare tali iniziative, tutti i giovani che hanno preso parte attivamente ai seminari, ai dipendenti che con il loro impegno hanno fatto si che il tutto sia andato a buon fine e infine ai professionisti locali che hanno svolto il ruolo di relatori. Il Centro dell’Impiego con queste simili iniziative apre le porte a tutti i cittadini affinché si possano garantire le giuste informazioni e i giusti sbocchi che la società ci riserva creando le giuste basi per un incrocio tra domanda e offerta, vera novità nel mondo del lavoro. Questi seminari, infine, hanno evidenziato la volontà e la capacità dei giovani locali di poter gestire con professionalità e competenza le negatività del territorio (vedi i beni confiscati) che oggi vengano gestiste da forze esterne che non hanno le giuste sensibilità alla soluzione e allo sviluppo di queste terre.

 

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