“L’asta per la vendita del Real Sito di Carditello è andata deserta, ora il prezzo è sceso a 15 miloni di euro. Abbiamo tempo fino al prossimo 15 marzo per individuare soluzioni concrete e scongiurare la perdita di questo prezioso bene culturale” Lo ha dichiarato Nicola Caputo Consigliere regionale e Presidente della Commissione Trasparenza. “Non è vero che tutto è perduto e che qualunque soluzione è buona. La vicenda si trascina da oltre un decennio e la Reggia di Carditello rischia di essere annientata dall’incuria prima ancora di poter trovare qualsiasi soluzione .
Nelle scorse settimane mi sono attivato per far approvare un ulteriore ordine del giorno da tutte le componenti politiche del Consiglio, per la salvaguardia e la valorizzazione del Sito” “La prossima finanziaria regionale dovrà contenere risorse per l’acquisizione dell’immobile, individuando allo stesso tempo sistemi di gestione finalizzati alla valorizzazione e alla fruizione pubblica, stabilendo, cioè, anche, quale soggetto giuridico possa in modo efficace, gestire il bene”. “Propongo di costituire una Fondazione, partecipata da Regione, Provincia, Comune di S. Tammaro, CCIAA, Comune di Caserta ed aperta all’iscrizione di altri soggetti, il cui patrimonio sarà il Sito di Carditello, proprio come avviene per la gestione di altri beni architettonici di interesse storico in Italia” “Una fondazione capace di attrarre l’interesse anche di imprese private e con queste costruire una strategia operativa per la gestione. Il nostro obiettivo è quello far rivivere la Reggia attraverso la creazione di un centro culturale che oltre alla salvaguardia riesca a funzionare da volano per tutto il territorio, un pò come è avvenuto in Piemonte con la Reggia Venaria” “Svendendo semplicemente a privati la Reggia di San Tammaro – conclude il presidente Nicola Caputo – con il rischio concreto che possa finire nelle mani sbagliate, la vocazione turistica e culturale del nostro territorio sarà annullata irreversibilmente”
