CASERTA – Domenica 19 febbraio l’amministrazione comunale ha chiuso i cancelli del Parco Maria Carolina per impedire alla Rete Reclaimers di svolgere un’iniziativa autorizzata (“Il Parco che vorrei…”). Il Parco, aperto fino al giorno prima dell’iniziativa, è stato chiuso come nella peggiore usanza diffusa tra gli amministratori locali: trattando cioè un bene pubblico come se fosse il giardino di casa propria! Non un avviso a spiegare i motivi della chiusura alla cittadinanza! Del resto, l’idea che questa amministrazione ha dei beni pubblici è stata ben sintetizzata in un’intervista su Il Mattino rilasciata dall’Assessore Ucciero.

Di fronte alla domanda della giornalista: “Il Parco Maria Carolina è pubblico?”, la risposta dell’Assessore è stata: “No, è del Comune”. Come se i beni di proprietà del Comune non fossero pubblici! In realtà, i motivi per i quali il Parco Maria Carolina è stato chiuso sono altri. Da diversi mesi è in preparazione, da parte dell’amministrazione comunale, un bando che prevede l’assegnazione ad imprese private di numerosi spazi verdi e piazze pubbliche. Tra questi, anche il Parco Maria Carolina sarà presto affidato in gestione ad un privato. Per contrastare la privatizzazione selvaggia dei beni comuni, le associazioni che compongono la Rete Reclaimers hanno presentato, qualche settimana prima dell’iniziativa di domenica 19, un progetto di gestione partecipata del parco, un progetto aperto a tutta le associazioni e ai singoli cittadini, affinché il parco resti pubblico e il Comune sia alleggerito dei costi di manutenzione, coperti dall’attività volontaria e gratuita di tutti quei cittadini che decideranno di cooperare alla gestione del Parco. Ecco perchè l’iniziativa del 19 doveva essere impedita! Perchè intendeva mostrare alla cittadinanza che esiste un’alternativa alla svendita della città! Che uscire dalla crisi economica e dal dissesto finanziario è possibile, rifiutando le ricette neoliberiste di privatizzazione dei servizi (le stesse che ci hanno portato alla crisi del debito e al dissesto finanziario), e rilanciando la partecipazione attiva dei cittadini nella gestione dei beni comuni! Ecco perchè, di fronte alla negazione del diritto di usufruire dei parchi pubblici, la Rete Reclaimers rilancia l’iniziativa del 19 “Il Parco che vorrei…” per domenica 11 Marzo alle ore 10:00 . In quella data dimostreremo con esempi concreti che una gestione partecipata del parco è possibile! Abbiamo già presentato formale richiesta di autorizzazione presso gli uffici competenti per l’utilizzo del Parco, invitando l’Amministrazione tutta a rivedere e corregere le dinamiche che essa stessa ha messo in campo il 19 febbraio, negando l’utilizzo del Parco maria Carolina. Invitiamo anche il Sindaco Del Gaudio all’assemblea che terremo nel corso dell’iniziativa, in modo che egli possa spiegare pubblicamente quali sono i progetti dell’amministrazione comunale sul Parco Maria Carolina. Contro la svendita della città, contro la privatizzazione dei servizi e degli spazi pubblici, in difesa dei beni comuni!

 

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