CASERTA – “Senza una discussione o una comunicazione, è stato pubblicato un bando da ottanta milioni di euro per nove anni relativo alla gestione e riscossione Tarsu-Tia nei 104 comuni da parte della società della Provincia Gisec,
si tratta di un’operazione tanto assurda quanto vergognosa se si pensa qual è l’attuale situazione sia sul piano locale che su quello nazionale”. Il consigliere indipendente Angelo Brancaccio critica il presidente della Provincia Domenico Zinzi e la sua decisione di pubblicare un bando per la riscossione dei tributi sui rifiuti. Brancaccio chiarisce le due questioni. “Mentre il servizio di raccolta dei rifiuti dovrebbe restare ai Comuni, non si è perso tempo a passare alla nuova gallina dalle uova d’oro la riscossione della Tarsu – ha tuonato Brancaccio – inoltre, si decide di affidare un servizio di nove anni, nel momento in cui al vaglio del parlamento si sta studiando una legge, su cui spinge proprio l’Udc, il partito del presidente, per la soppressione delle Province. Allora, da dove nasce l’esigenza di correre così tanto per questo bando? E, soprattutto, perché affidarlo per un periodo così lungo che impegna, comunque, l’amministrazione provinciale ben oltre il mandato di Zinzi?”. Alla lista degli interrogativi senza risposta, Brancaccio ne vuole aggiungere altri. “Perché la stessa solerzia non è stata messa nel realizzare un piano per l’impiantistica che possa evitare che la nostra provincia venga sommersa dall’immondizia? – ha sottolineato polemicamente Brancaccio – la Provincia, ormai, è immobile rispetto a quelle che sono le problematiche del territorio. Preoccupa la sua operosità solo relativamente a determinate questioni”.