I docenti si sono incontrati come previsto “al calar delle tenebre” all’Anfiteatro Campano e, nonostante la notizia sconfortante del rinvio del giudizio della Consulta che avrebbe dovuto decidere sulle anomalie del mancato rinnovo del Contratto Nazionale della Scuola e avrebbe dovuto imporre i tempi per il recepimento della sentenza europea contro il precariato, anche ieri sera c’era la speranza di poter scuotere le coscienze di chi ci governa e di indurre le opposizioni e la minoranza dem a votare contro la riforma paventata dal DDL. Oramai si è ben compreso che con la Buona Scuola rischia di “morire” la scuola pubblica, di essere cancellato il diritto allo studio, l’uguaglianza e il libero insegnamento, eppure si fa fatica a far comprendere agli addetti della politica quanto sia importante assumere posizioni chiare e ferme. Infatti già alcuni dem che avevano spergiurato di osteggiare il DDL iniziano a indietreggiare. L’affaticarsi del Sen Verdini per sostenere Renzi indebolisce l’impegno di Berlusconi che, proprio a Caserta, ha firmato l’impegno a votare contro il DDl al Senato. L’on.le Centemero (FI) ha però assicurato che “Una cosa è certa: se il governo metterà l a fiducia sul ddl noi diremo ‘no'”. I pentastellati premono per la regolarizzazione e, in accordo con i GAE ( graduatorie ad esaurimento), sono pronti ad accettare il DDL e a rinunciare agli emendamenti pur di ottenere le assunzioni GAE. Insomma, quella forza numerica che si era intravista come certa diventa ballerina e incerta. Eppure che la legge sia iniqua e rischi di trasformare la scuola in una vassalla dei poteri politici ed economici non è difficile da comprendere leggendo il DDL giunto al Senato dopo il voto favorevole del solo PD in commissione e alla Camera. Il timore di un “colpo di mano” si fa sempre più forte e il rinvio della Consulta Costituzionale non è certamente un buon segno. Renzi ha promesso di aprire il dialogo alle rappresentanze della scuola… ma il suo “enricostaisereno” agita e fa preoccupare i docenti che rischiano di spaccarsi sulle assunzioni. La regolarizzazione dei precari non è strettamente legata all’approvazione del DDL, con un piano triennale, potrebbero essere regolarizzati tutti i docenti precari. Già è accaduto in passato e si potrebbe fare anche adesso. La verità è che questo DDL nasconde altre finalità inquietanti. Comunque è caos e la scuola è in alto mare con l’anno scolastico 2015-2016 che è già alle porte e ci si mette pure l’on.le Faraone, personaggio discusso e molto controverso, che ha dichiarato “ In estate il DDL sarà legge!” C’è da tremare….Mala tempora currunt…sed peiora parantur!

Stefania Modestino

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