Economia sociale e riutilizzo sociale dei beni confiscati alla camorra, sono questi i temi che il Comitato don Peppe Diana, da oggi (16 novembre) e fino a giovedì ( 19 novembre), porta a Bruxelles. L’occasione è data dalla “Settimana europea contro la criminalità organizzata”, organizzata dall’associazione “Cultura Contro Camorra” con il sostegno delle istituzioni europee, presso il Comitato economico e sociale europeo. Il Comitato don Peppe Diana, capofila del progetto “La R.E.S. Rete di Economia Sociale”, con il sostegno della Fondazione con il Sud, presenterà alcuni prodotti dei beni confiscati alla camorra dando conto della rete di associazioni e cooperative impegnati a costruire uno sviluppo sostenibile opposto all’economia criminale. Il progetto “La R.E.S. Rete di Economia Sociale”, ha già consentito la registrazione del contratto di rete: formula sperimentale di accordo tra imprese profit e no profit, che sancisce la nascita della “Rete di Imprese per lo Sviluppo locale”, con la particolarità di rendere sostenibile il riutilizzo sociale dei beni confiscati. Il network, primo in Italia nel suo genere, nasce per accrescere la capacità innovativa e la competitività sul mercato nazionale ed internazionale, delle organizzazioni che utilizzano i beni confiscati alla criminalità organizzata, per perseguire “l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini” e incrementare capitale sociale nella legalità.


 

 

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