SPARANISE – Qualcosa si muove dalle parti di via Calvi, sede del nuovo ISISS “Galileo Galilei” di Sparanise. A valle di una recente riunione, il collegio dei docenti ha avanzato una proposta di dimensionamento dello storico istituto che verte su tre punti. In primis sarà avanzata la richiesta per l’anno scolastico 2012-2013 della proroga dello status quo che, per effetto della manovra finanziaria del luglio 2011, pur avendo portato alla perdita del Dirigente titolare ed all’instaurazione della cosiddetta “reggenza” ha consentito il mantenimento dell’autonomia scolastica. Nel secondo punto, invece, viene manifestata la disponibilità ad accorpare all’istituzione scolastica sparanisana, per il futuro, altre sedi che si rendono in tal senso disponibili. Infine, il collegio dei docenti ha deliberato di demandare alla Dirigenza Scolastica ogni più utile iniziativa, compresa la richiesta dei nuovi indirizzi per stabilizzare l’autonomia scolastica nei parametri stabiliti dalla nuova norma. L’ISISS ha “solo”304 iscritti e per effetto della manovra finanziaria sarebbe destinato, nel tempo, ad essere accorpato da un istituto con un numero di studenti superiore. Ma ci sono aspetti di ordine sociale, culturale e territoriale che purtroppo la nuova manovra non ha tenuto in debita considerazione che tuttavia, non possono non essere presi in considerazione. Prima di tutto c’è l’alto valore simbolico della nuova sede dell’istituto sorta su un terreno confiscato alla criminalità organizzata, portata come esempio positivo di riutilizzo dei beni dei clan passati allo Stato. Non è ammissibile che dai fasti trionfalistici del desiderio di riscatto di una terra martoriata sfoderati in occasione dell’inaugurazione, presenti in pompa magna le più alte cariche istituzionali della Provincia di Caserta, si debba passare alla chiusura dell’istituto a causa della manovra finanziaria. Ma c’è di più: con il secondo lotto dei lavori in fase di ultimazione ed il terzo non ancora avviato, la nuova sede, che è costruita nel rispetto dei più recenti parametri tecnici e giuridici, con le strutture in grado di assicurare il massimo in termini di qualità e sicurezza, cosi come previsto dalle leggi europee in materia di edilizia scolastica, l’ISISS Galilei corre il serio rischio di diventare una cattedrale del deserto. “Mi faccio portatore dell’istanza avanzata dal collegio dei docenti – ha detto il sindaco Mariano Sorvillo – e ne farò oggetto di discussione nella prossima seduta di giunta. Ma non intendo fermarmi dentro i confini comunali. L’occasione è gradita per annunciare che è mia intenzione coinvolgere anche i sindaci del comprensorio affinché l’unico presidio culturale di istruzione secondaria superiore dell’intero agro caleno rimanga esattamente dov’è”.