MARCIANISE – Si riporta di seguito l’intervento pronunciato dal sindaco di Marcianise, Antonio Tartaglione, durante il consiglio comunale del 24 ottobre 2011: “Non con poca fatica ho tentato nel corso di questi anni di eliminare le discordie e di fare convergere le volontà politico- amministrative verso un modo di operare che perseguisse la trasparenza e l’ equità sociale e collettiva, a discapito dell’utile privato che non può, a mio avviso, che essere contrario all’onesto.
Non ho mai nascosto che questo fosse il mio principio guida; non ho mai mirato ad interessi personali, che avrebbero certamente leso la mia dignità di uomo, nonché il mio senso civico ed il profondo rispetto che nutro per la fiducia che i cittadini hanno riposto nell’amministrazione da me guidata. Ho combattuto dall’interno modi di agire che non rispondessero ai principi che vi ho elencato, tanto che se esistono opere che non si sono realizzate, come il gassificatore o l’Interporto, è perché sarebbero stati la fortuna di pochi e la disgrazia di una città che ha già dato, che aveva il sacrosanto diritto di vedere la propria volontà rispettata da me, che aveva scelto come suo referente e come esecutore delle sue istanze. Tutto questo ha evidentemente dato fastidio per cui quando ho chiesto che trasparenza delle azioni, equità sociale e rispetto per tutti i concittadini fossero gli imperativi categorici di tutti, hanno preferito disconoscere questi valori, dichiarando di opporvisi, tentando di farmi apparire come il dittatore, celando la realtà alla base, e mettendo alla porta me, i consiglieri e le persone che appoggiavano questa linea. Non mi sono mai voluto piegare. Io non ci sto. Sono da sempre solo e soltanto dalla parte dei cittadini, e credo che sia per questo che oggi non ho i numeri e non ho una maggioranza ad appoggiarmi. Mi ritengo una persona onesta, che differentemente da altri, non fa politica per tornaconto personale. Ho voluto rompere con il passato ed ho detto basta a chi non mi faceva lavorare per la città. Oggi sono qui per rivolgere un appello a tutti i consiglieri che vogliono aprire una fase nuova, che vogliono seguirmi per il bene dei nostri concittadini e contro le lobby di potere. Voglio invitarvi a votare il riequilibrio di bilancio e a dare inizio ad una fase nuova in cui io possa contare su di voi, su coloro che tra voi vogliono agire in modo trasparente, mossi dalla propria coscienza civica. Sarà a voi che demanderò il compito più importante, portando alla vostra attenzione ogni singola questione ed ogni singolo progetto, nel rispetto di tutte le ideologie di cui si compone la città. Ma se non condividete questa linea, se volete usare la politica solo per speculare e non fare crescere la città, se non meritate la fiducia dei cittadini, e se non è per loro che volete lavorare, allora bocciate il riequilibrio e prendetevi la responsabilità di fare subire a Marcianise l’onta del terzo commissariamento in meno di tre anni, e di bloccare di nuovo tutti i progetti in itinere. Date la città nelle mani di un commissario che potrebbe, qualora lo ritenesse, riaprire la vicenda gassificatore a Marcianise e tante altre questioni care solo a coloro che potranno guadagnarci. Ma se non è questo che vi sta a cuore, se volete continuare a lavorare per lo sviluppo della città, allora vi invito a votare il riequilibrio del bilancio. La città ha bisogno che si continui a lavorare, come abbiamo già fatto in parte, per la riqualificazione delle vie. Di esse 20 ne abbiamo completate, e 40 attendono di essere rifatte. Discorso analogo per la riqualificazione scolastica, che ha trovato il suo culmine nell’ ampliamento e nel potenziamento della sicurezza dell’asilo nido e nel milione di euro ottenuto per il restyling di altri istituti di pertinenza comunale. Quest’ultimo percorso va necessariamente completato. Abbiamo lavorato ed è necessario continuare a farlo per la riqualificazione delle strutture sportive, che, dopo la rivitalizzazione del velodromo e il rifacimento del campo di Trentola, aspetta di completarsi con l’apertura della piscina comunale, un’opera progettata ed avviata dall’amministrazione precedente, ma che noi abbiamo terminato e che stiamo per affidare dopo la gara svoltasi alla Saup, nonché con la realizzazione del palazzetto dello sport, il cui progetto è già in itinere. E’ importante continuare ad investire nella riqualificazione delle aree verdi che, dopo l’affidamento delle piazzette, sta culminando nel completamento dei lavori di piazza D’Annunzio e nel proseguo del Ring Verde. Dobbiamo continuare a lavorare per il completamento del cimitero: l’area è stata circoscritta e la fase esecutiva vera e propria è ormai in partenza. Ancora, dobbiamo ristrutturare la Casa del Mutilato che per qualche anno sarà sede del comando della polizia municipale, e poi sarà affidata alle associazioni. Nel 2012 abbiamo già previsto, e dobbiamo lavorare per farlo, la realizzazione di un nuovo canile municipale in via Casa del Bene. E’ necessario continuare a lavorare per l’incremento dell’occupazione; per la valorizzazione della vocazione territoriale; per il miglioramento e per la sanificazione ambientale di Marcianise; per l’aumento ulteriore di legalità e sicurezza. Se in tutto ciò credete e vi sta davvero a cuore allora votate il riequilibrio. Se non è l’amore per la città a muovervi, ma altro che non appartiene al modo di agire che vi ho illustrato, allora prendetevi la responsabilità di fermare tutto questo e di ridare Marcianise in mano ad un commissario. Certo sarebbe difficile fare capire ai marcianisani che si è deciso di lasciare il paese senza amministrazione e che questa scelta è stata fatta esclusivamente per obbedire ad ordini di scuderia che troppo spesso inseguono e rispondono a logiche politiche che trascendono la stessa Marcianise. In una fase politica ed amministrativa tanto particolare per la nostra città vorrei invitare tutti voi a riflettere seriamente ed in maniera serena. Nessuno può con leggerezza in questo momento lasciare la città senza rappresentanze. Non è il momento delle scelte di parte, ma quello delle responsabili decisioni da prendersi nell’interesse della collettività e del territorio”.