Dopo la presentazione del rapporto sullo stato di salute dei terreni nella cosiddetta Terra dei fuochi, che già aveva suscitato la decisa contestazione dei risultati da parte degli attivisti del Coordinamento Comitati Fuochi, il sodalizio formato dalle decine e decine di associazioni campane impegnate nelle battaglie ambientali in quei territori passa al contrattacco. Facendo seguito alle azioni che il Coordinamento Comitati Fuochi ha da tempo avviato per approfondire il dibattito sul piano sanitario, infatti, e avvalendosi della collaborazione intrapresa con svariati istituti scolastici del territorio, nella giornata di ieri presso la Scuola Media Statale “Edmondo De Amicis” di Succivo, si è svolta una rilevante iniziativa promossa in seguito al riscontro dell’incremento di patologie tiroidee nella popolazione esposta all’inquinamento ambientale che caratterizza i territori campani. Scopo dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’associazione A.T.T.A. Campania (Ammalati di Tumore della Tiroide ed Associati) coordinata da Raffaele Volpe, responsabile dell’Unità Operativa di Endocrinologia del “Cardarelli” e professore di Endocrinologia presso l’Università degli studi “Federico II”, è stato la realizzazione presso il complesso scolastico succivese di uno screening ecografico della tiroide che ha coinvolto ben 70 alunni.
«Già in passato – come dichiarato dal professor Volpe – sono state effettuate indagini del genere dalle quali è emerso che nel 15-20% dei ragazzi esaminati sono state riscontrate anomalie di vario genere alla tiroide, da lesioni alla presenza di piccoli noduli». «Abbiamo quindi deciso di avviare in via del tutto volontaria – ha aggiunto Volpe – una campagna di indagini di questo genere per dare slancio a una seria opera di prevenzione di cui ha bisogno questo territorio, senza voler correre dietro ai proclami cha da mesi si rincorrono tra Stato e Regione circa lo stanziamenti di milioni di euro per lo screening sanitario della popolazione campana esposta al grave inquinamento ambientale». Parole, quelle del professore Volpe, che sembrano trovare la giusta conferma proprio nei risultati degli esami condotti presso la scuola “De Amicis” di Succivo che lo stesso Volpe ha commentato affermando che «…all’esame ecografico, in attesa di esami ematochimici di tipo funzionale tiroideo, si sono riscontrate patologie di vario tipo che vanno da piccole alterazioni strutturali dei lobi tiroidei, di tipo anche micronodulare, a diversi casi di tiroidite cronica con una percentuale superiore al 30%. Se vengono considerati anche i casi di piccolissime alterazioni strutturali, come piccole raccolte di colloide e piccole strie fibrotiche, possiamo dire che la percentuale sfiora il 70%». Di fronte a tali risultanze, gli attivisti del Coordinamento Comitati Fuochi hanno ribadito con forza quanto già da tempo invocato attraverso i rappresentanti del tavolo medico scientifico in seno alla compagine associativa e cioè, la necessità di rivedere i criteri di indagine preventiva sulla popolazione in modo da agire prima che tali patologie possano aggravarsi e sfociare in conseguenze spesso molto gravi.
Vincenzo Viglione