CASERTA – «Si parla tanto di legalità e, poi, vengono violate puntualmente le più elementari norme sulla trasparenza amministrativa». E’ Angelo Brancaccio ad intervenire nel consiglio provinciale di questo pomeriggio. «Sul sito della Provincia non vengono pubblicate le determine e i decreti del presidente contravvenendo ad un principio di legge che un’amministrazione votata alla legalità come questa dovrebbe conoscere bene – ha sottolineato ironico Brancaccio
– se non c’è nulla da nascondere perché non si pubblicano i settantadue euro che il direttore generale si è fatto rimborsare quando è andato a Cracovia per uno scambio culturale che alla Provincia è costato 15mila euro? Se è tutto trasparente che male c’è che la gente sappia che la birretta e il carpaccio che consumano al ristorante direttore e assessore sono a carico del contribuente?». E’ duro, poi, Brancaccio dopo l’intervento del presidente della Provincia Zinzi con il quale ha comunicato delle dimissioni degli assessori del Pdl. «Non abbiamo bisogno di un bollettino ufficiale, ma di un presidente che ci dia delle risposte su una vicenda seria che ha pesato sulla vita politica dell’ente – ha detto – lo sapevano tutti che gli assessori si erano dimessi… Ci aspettavamo di capire perché. E’ sempre più evidente che questa maggioranza è politicamente asfittica e si regge su tre persone, padre, figlio e spirito santo… che hanno tutto il peso delle decisioni. Purtroppo, dalle loro scelte, oltre che una sfilza sterminata di consulenze e incarichi professionali inutili e dispendiosi, non deriva nulla per il territorio. Quando si è pensato di abolire gli organi istituzionali delle Province, evidentemente, si è preso come modello Caserta. Se i risultati e i costi sono quelli della giunta Zinzi in tutte le Province d’Italia, a Roma, avranno pensato che forse è meglio cancellare questi organismi”.