PIEDIMONTE MATESE – A che punto è la questione del trasferimento degli uffici giudiziari che fanno capo a Piedimonte Matese?. In primis della sezione distaccata ma anche dell’ufficio del giudice di pace? Per fare il punto della situazione il presidente dell’Associazione Avvocati del Foro di Piedimonte Matese, Avv. Luigi Cimino, ha convocato un incontro per il 9 settembre.
Questo in considerazione della “situazione creatasi nell’ex mandamento di Piedimonte Matese, a seguito del provvedimento di accorpamento del Ministro di Grazia e Giustizia del 12.8.2013 e dei provvedimenti conseguenti emessi dal Presidente del Tribunale di S. Maria C.V., nn.406 e 409/2013. Ritenuta intollerabile la situazione con riferimento all’attività difensiva presso la sezione Distaccata di Piedimonte Matese tarpata nel suo espletamento concreto e senza possibilità di intravedere una linea di sviluppo che non vada a ledere l’attività dell’Avvocatura nella sua estrinsecazione quotidiana. Ritenuto- dice ancora la nota- che sia oltremodo necessaria ed urgente la convocazione dell’Assemblea degli Avvocati dell’Associazione, con invito a partecipare a chiunque sia interessato alla soluzione di quanto innanzi evidenziato. Sentito il Consiglio Direttivo dell’associazione, indice per il giorno 09 settembre 2013, ore 10,30 nella sala degli avvocati: La convocazione urgente dell’Assemblea dell’Associazione degli Avvocati del Foro di Piedimonte Matese, con il seguente ordine del giorno: 1) mobilitazione per il trasferimento della Sezione Distaccata del Tribunale di Piedimonte Matese a seguito delle disfunzioni createsi per l’attività dell’Avvocatura e per la mancanza di indicazioni concrete di come la stessa si svilupperà nel mese di settembre, a riapertura dell’attività giudiziaria. Provvedimenti. 2) Varie ed eventuali. Si invita espressamente il Signor Avv. Vincenzo Cappello, Sindaco di Piedimonte” è il testo della comunicazione agli organi di informazione. Ricordiamo che l’associazione locale degli avvocati si è mobilitata anche in sede giudiziaria con un ricorso al Tar-Campania che aveva accolto la scorsa estate la sospensione del provvedimento adottato dal vertice del tribunale centrale poi rimesso alla corte costituzionale che a luglio ha ritenuto, in gran parte, conforme il decreto legislativo di attuazione della delega parlamentare in tema di nuova riorganizzazione degli uffici con la soppressione graduale delle sezione distaccate, fatti salvi alcuni casi limitati.
Michele Martuscelli