CASERTA – In questi giorni – in occasione del 150 anniversario dello storico incontro che sancì l’unità d’Italia – nella nostra provincia vengono organizzati tanti eventi molto ricchi ed intensi (da Caserta a Teano, da Capua a S. Maria CV, da Caiazzo a Vairano P. ed in altre città),

che segneranno il contributo offerto da Terra di Lavoro al nostro Risorgimento. Nella data del 26 Ottobre 2011 è stato celebrato il 150° anno dello storico incontro in Terra di Lavoro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele, che ha sancito di fatto la nascita dell’Italia. “Più che di una unione si trattò di un’annessione, e sappiamo che il Mezzogiorno ebbe a patire per il modo con cui l’Unità d’Italia si realizzò. Ma oggi siamo altrettanto convinti che questa Unità è irrinunciabile e va rilanciata” – così si legge nella Carta di Teano, un vero e proprio manifesto per rilanciare i valori di un nuovo patto unitario, di coesione sociale e  di fronte alla portata di questi eventi, a mio parere va superata ogni visione di tipo localistico, a partire dalle vecchie polemiche sul luogo preciso dove avvenne lo storico incontro. In una fase politica ed economico-sociale molto grave per il Paese, in cui si rischiano pericoli di dissesto e di rottura, mi sembra molto stucchevole la polemica che oggi viene riproposta sul luogo preciso dove avvenne lo storico incontro. Purtroppo ad alimentarla ci si mettono anche autorevoli esponenti delle istituzioni (come l’on Giuliano Amato) e della cultura, come la Treccani. Se l’intento deve essere quello di ricerca della verità storica e di una nuova riconciliazione nazionale, appaiono meschine le rivendicazioni e separazioni tra i due comuni. In questo senso lo storico Gianni Cerchia ha tentato in diverse occasioni di lanciare un ponte con la proposta di unificare le iniziative rivolta ai due sindaci. Ahimè, senza alcun esito. Per il futuro vorrei lanciare una proposta al sindaco di Teano e a quello di Vairano (ma anche al Presidente della Provincia di Caserta e agli altri comuni): costruiamo una sede unitaria in cui far coinvolgere i programmi ed i progetti per fare rete, creare sinergie per continuare il notevole lavoro di ricerca e di elaborazione messo in campo in questi mesi. Usciamo dalla retorica delle celebrazioni, delle marce e delle fanfare per puntare a coinvolgere il meglio della cultura e della ricerca storica, economica e sociale del nostro Paese (ma anche a livello europeo e mondiale). Cominciamo a mettere insieme i materiali prodotti nei vari eventi e continuiamo a lavorare su un progetto, su un percorso condiviso: dall’unità alla rinascita democratica di Terra di Lavoro, in cui far emergere il contributo di tanti protagonisti e fatti. In tal senso la casa editrice Altreconomia sta lavorando per pubblicare un Quaderno sulla parte storica degli incontri di Teano, con i contributi dei massimi esperti a livello nazionale ed europeo (con il patrocinio del comune di Teano e della Presidenza della Repubblica). Altre idee ed iniziative si possono sviluppare insieme a partire dalle principali tematiche della realtà produttiva ed economica, sociale e culturale della nostro territorio, del mondo del volontariato e del terzo settore, del sapere, delle scuole e dell’università. Far emerge il volto di un Sud che resiste e che vuole riscattarsi con la valorizzazione delle sue produzioni di eccellenza, dei migliori talenti, delle preesistenze storiche e culturali: questo mi sembra la migliore risposta in una fase di grettezza e di imbarbarimento del dibattito politico ma anche sociale nel nostro Paese, che tende a dividere e non a unificare le risorse migliori nella competizione globale.

 

Pasquale Iorio Comitato

(Promotore Pro Teano e Vice Presidente Aislo)

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