Che la Prefettura di Caserta fosse l’istituzione su cui si può fare maggiore affidamento in Terra di Lavoro si è capito già all’indomani dall’insediamento del prefetto Raffaele Ruberto. Oggi arriva un’altra prova dell’impegno concreto per la rinascita del territorio. A seguito dell’approvazione del piano nazionale dei fondi del Recovery Found, sono stati assegnati agli edifici di culto di proprietà del Ministero dell’Interno 95.715.925 milioni di euro.
Dai fondi del Recovery alla provincia di Caserta sono stati assegnati complessivamente 5.200.000 di euro che saranno utilizzati per 6 interventi di restauro conservativo di immobili sacri che rivestono un alto profilo storico e culturale, come la Chiesa del SS. Salvatore a Piedimonte Matese pregevole esempio di architettura del XVII secolo attribuito all’architetto Cosimo Fanzago, massimo esponente del seicento napoletano. Gli interventi in questione, attesi ormai da molti anni, consentiranno di riaprire al culto due edifici, chiusi da anni, e per gli altri edifici renderanno possibile il restauro conservativo.
“Si coglie l’occasione – si legge in una nota della Prefettura – per sottolineare la fattiva collaborazione della locale Soprintendenza che in stretta sinergia con questa Prefettura, in particolare con il servizio di gestione del fondo, ed in tempi rapidi, ha permesso la realizzazione degli schemi dettagliati, da presentare per il finanziamento, nell’ambito del piano d’interventi per la conservazione del patrimonio del FEC di questa provincia sin dall’anno 2019”.
GLI IMMOBILI SACRI CHE SARANNO RESTAURATI
- Chiesa S. Maria Regina Coeli (Sessa Aurunca): 1.200.000 euro
- Chiesa San Pietro ad Montes (Caserta): 800.000 euro
- Chiesa San Biagio (Aversa): 1.225.000 euro
- Complesso S. Antonio al Seggio (Aversa): 1.000.000 euro
- Chiesa SS. Salvatore (Piedimonte Matese): 975.325 euro
- Chiesa San Domenico (Aversa): 450.000 euro