«È di una gravità inaudita e non userò giri di parole: il decreto che entrerà in vigore il 10 gennaio impedirà a migliaia di isolani il diritto alla mobilità, violando probabilmente i principi fondanti della Costituzione e dell’ordinamento europeo». Così il sindaco del comune ischitano di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, in merito al divieto, per i non vaccinati, di poter utilizzare i mezzi di trasporto verso le isole minori. «Chi mi segue sa bene che sostengo fortemente la campagna vaccinale – spiega Pascale – soprattutto per i soggetti fragili e le persone più anziane. Ma qui non si tratta di essere ‘sì vax’ o ‘no vax’, la questione è più banale: chi vive sulla terraferma e per mille motivi non si vaccina può comunque circolare. Sulle isole, invece, il blocco ai collegamenti marittimi impedirebbe di fatto a migliaia di soggetti non vaccinati di recarsi oltremare». Secondo Pascale «credo vi possano essere addirittura i presupposti per ricorrere alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, perché è evidente che senza un esplicito obbligo vaccinale, di fatto, si andrà ad impedire a migliaia di cittadini italiani di muoversi lungo lo stivale. È un’opinione condivisa da tutti i sindaci delle isole minori che, anche tramite il proprio presidente Ancim, il collega Francesco Del Deo, sta in dialogo costante col Governo con l’obiettivo di emendare il provvedimento dell’Esecutivo. Il nostro impegno continua – conclude Pascale – e in questi giorni vi saranno altri incontri, perché non devono esistere cittadini di serie A e di serie B, soprattutto se, come sempre, ad essere penalizzati sono proprio gli abitanti delle isole minori».