L’indice Rt della scorsa settimana è dell’1,65%, parliamo della capacità che ogni individuo colpito dal virus ha di contagiare gli altri. Ed ecco che il presidente della Regione Vincenzo De Luca, nel corso della ormai rituale diretta Facebook del venerdì, passa all’attacco: “Siamo la regione più a rischio di diffusione del contagio, soprattutto con l’arrivo delle nuove varianti. Alto anche il numero di sintomatici. Va detto che le terapie intensive e le degenze stanno reggendo bene: siamo al 27% per le terapie intensive, con la soglia critica fissata al 30%, se dovessimo però balzare al 35%, dovremmo chiudere altri reparti per fare spazio ai malati di covid. Da non sottovalutare – prosegue il presidente -, che abbiamo anche qualche ragazzo tra i 16 e i 18 anni in terapia intensiva. Da noi quindi, qualsiasi spostamento non necessario rappresenta un rischio. Abbiamo già vaccinato 140mila persone con Astrazeneca, senza registrare effetti collaterali di particolare rilievo. Con la prima dose sono state vaccinate 633mila che già in parte sono immunizzare, anche se per circa il 50 per cento. Per quanto invece riguarda gli over 80, in circa 63mila hanno ricevuto anche la seconda dose. Certo la cosa migliore sarebbe stata organizzarsi per produrre vaccini in Italia, è stato un errore non farlo. Quindi – ha concluso De Luca – avanti con i vaccini e stop ad ogni forma di sciacallaggio mediatico”.