Un italiano su quattro (24 per cento) ha scelto di trascorrere il giorno di Ferragosto a pranzo con un picnic all’aria aperta mentre appena il 7 per cento al ristorante o in pizzeria. E’ quanto emerge dal sondaggio on line del sito www.coldiretti.it dal quale si evidenzia peraltro che per la maggioranza degli italiani (27 per cento) l’appuntamento con il giorno piu’ lungo dell’estate e’ a casa di parenti e amici e per il 24 per cento a tavola e’ un giorno come gli altri.
Nei ristoranti ma soprattutto nei picnic, negli agriturismi e nelle case a prevalere sono comunque – sottolinea la Coldiretti – i piatti regionali della tradizione di ferragosto dalla caponata di melanzane tipicamente siciliana alle frittole di maiale calabresi, dalla pastasciutta al sugo di papera che sono un cavallo di battaglia dell’Umbria agli zitoni di ferragosto tipica pasta caratteristica della Costiera Amalfitana condita con pomodori freschi e secchi, dal coniglio all’ischitana tipico dell’Isola del Giglio alle lumache di Belluno. Sono questi – precisa la Coldiretti – solo alcuni dei menu’ tipici della tradizione che gli italiani riscoprono nel giorno di Ferragosto che nasce da un’antica festa pagana delle campagne (Feriae Augusti), dedicata alla raccolta dei cereali ed ai momenti di prosperita’ dovuti alla loro abbondanza. Un rito che venne istituito nel XVIII secolo avanti Cristo dall’Imperatore Augusto, da qui il nome dei festeggiamenti che, in origine duravano circa un mese con la partecipazione dei ricchi proprietari terrieri ma anche della povera gente del popolo. Gli italiani – sostiene la Coldiretti- mostrano di apprezzare l’opportunita’ di accoppiare i piaceri della vacanza a quelli del mangiare sano e per ferragosto vengono privilegiati gli agriturismi che sono stati scelti da circa duecentocinquantamila vacanzieri, stabili rispetto allo scorso anno ed in netta controtendenza rispetto alle altre forme di ristorazione dove c’e’ una vera debacle. A far scegliere l’agriturismo rispetto alle altre forme di ristorazione e’ certamente – sottolinea la Coldiretti – l’opportunita’ di conciliare la buona tavola con la possibilita’ di stare all’aria aperta avvalendosi anche delle comodita’ e dei servizi offerti. Se il cibo una delle ragioni principali per scegliere l’agriturismo, sono sempre piu’ spesso offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking ma non mancano – conclude la Coldiretti – attivita’ culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici.