È già un’impresa quotidiana per chi ha un handicap muoversi nelle nostre città, ma diventa una battaglia da titani, in troppe località costiere, il solo tentativo di raggiungere la spiaggia per potersi godere qualche ora di relax o per rinfrescarsi con un bagno in mare contro la calura dell’ennesima ondata di calore che ha colpito l’Italia.
È un problema serio e annoso, quello degli accessi al mare e delle passerelle lasciate all’incuria del tempo o di barbari che ne utilizzano porzioni come combustibile per i falò che Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, rilancia a livello nazionale dopo aver ricevuto decine e decine di segnalazioni che provengono da tante, forse troppe località balneari del Belpaese. Per tali ragioni, l’invito dello“Sportello dei Diritti” va a tutte le amministrazioni comunali costiere cui é demandata la gestione e la fruibilità del pubblico demanio, a garantire l’accesso alle spiagge ai disabili predisponendo strutture e passerelle adatte, curandone la manutenzione prima e durante la stagione balneare e a sanzionare attraverso le polizie locali, nel rispetto delle normative vigenti, tutti gli stabilimenti balneari e titolari di concessione che non abbiano provveduto a rimuovere le barriere architettoniche per l’accesso ai lidi perché il diritto a godere del mare è un diritto di tutti.