Non sono solo italiani i pazienti dei medici e chirurghi estetici nostrani. Il 6% dei “ritocchini”, infatti, riguarda gli stranieri, cinesi prima di tutto che costituiscono il 30% di questo 6% e che di rivolgono al chirurgo soprattutto per la blefaroplastica, cosi’ da avere “gli occhi all’occidentale”.
Parola di Ezio Maria Nicodemi, docente dell’universita’ di Tor Vergata di Roma e dirigente chirurgo plastico all’Istituto dermopatico dell’Immacolata (Idi) di Roma, che in una nota spiega come “richieste di interventi da parte di cittadini stranieri che vivono da piu’ o meno tempo in Italia stia diventando un fenomeno sempre piu’ diffuso, soprattutto nella grande comunita’ cinese”.