«Il prossimo 4 luglio sarebbe stato il suo 55° compleanno, l’intera giornata del Festival sarà dedicata a lui, un Don Diana Day. La camorra, il 19 marzo del 1994 lo ha barbaramente assassinato nella sua stessa sagrestia. Ma non sono riusciti ad uccidere le sue idee, il suo amore per la gente, il suo invito a non tacere. E oggi, anche con il Festival dell’Impegno Civile, noi non facciamo altro che proseguire il cammino che porta alle terre di Don Peppe Diana».

I rappresentanti del Comitato Don Peppe Diana che con Libera coordinamento provinciale di Caserta organizzano la prima manifestazione italiana realizzata sui beni sottratti ai clan, annunciano così la ventitreesima tappa del Festival dell’Impegno Civile, interamente dedicata a Don Peppe Diana, che si terrà giovedì prossimo dalle 18,00 nel bene confiscato “Casa Don Diana” a via Urano a Casal di Principe. In questa occasione il regista Antonio Frazzi e il produttore Giannandrea Pecorelli presenteranno la fiction su Don Peppe Diana voluta da Aurora Film e RAI con Alessandro Preziosi nel ruolo del giovane parroco autore del documento “Per amore del mio popolo non tacerò”. Le riprese inizieranno in autunno, per marzo, in occasione del ventesimo anniversario dell’assassinio, la messa in onda sulle reti RAI. In attesa della fiction, sempre il 4 luglio, saranno premiati quanti concretamente continuano a portare avanti il suo messaggio risultando vincitori del Premio Nazionale “Don Peppe Diana – Per amore del mio popolo”: Maurizio Patriciello, parroco anticlan di Caivano che si sta battendo contro i roghi tossici e gli sversamenti illegali, Donato Ceglie, magistrato tra i primi ad aprire il fronte giudiziario delle ecomafie, Nasser Hidouri, imam a San Marcellino, protagonista di numerose iniziative per il dialogo interreligioso e interculturale. Con loro menzioni speciali per Salvatore Cantone della Federazione Italiana delle Associazioni Antiracket, la professoressa  Marialuisa Corso e Tommaso Cestrone protagonista della difesa del Real Sito di Carditello. A completare la giornata dedicata a Don Peppe Diana la consegna del tazebao realizzato sulla sua figura da Antonia Positano del Liceo Artistico Suor Orsola Benincasa di Napoli, il reading tratto dallo spettacolo teatrale “Ass e Marz” una produzione Teatro Golem di Giovanni Granatina e Gina Oliva, la proiezione del video “Da terre di camorra a terre di Don Peppe Diana” del giornalista Raffaele Sardo. La cornice della giornata sarà il bene confiscato dedicato a Don Peppe a Casal di Principe, ad oggi ancora chiuso e inutilizzato. «Purtroppo, come troppo spesso ancora accade per i beni confiscati, anche casa Don Diana non è stata restituita alla cittadinanza» affermano gli organizzatori del Festival «Mancano anche gli allacciamenti. Giovedì porteremo noi il generatore, puliremo e sistemeremo questo bene che, proprio perché intitolato a Don Peppe, dovrebbe essere un punto di riferimento per questi territori. Invece, tra atti di vandalismo e abbandono, ancora oggi, con il Festival, dobbiamo denunciare il suo mancato riutilizzo e soprattutto dimostrare, con una grande partecipazione popolare, che proprio questa villetta confiscata potrebbe essere il primo tetto di Casal di Principe sul quale risalire per annunciare la Parola di vita»

 

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