Continuano e salgono di tono e virulenza, gli attacchi di Beppe Grillo ai giornalisti italiani e alla libertà di stampa provocando la reazione non solo dei sindacalisti dell’informazione, ma anche dei politici. Questa volta il leader Cinquestelle, sempre più insofferente alle domande rivolte ai suoi parlamentari, ha aggredito verbalmente, definendolo “frustrato” e dileggiando la sua ‘presunta’ condizione di professionista precario, Vasco Pirri Ardizzone cronista dell’agenzia Italpress, già preso di mira dal servizio di vigilanza di M5s sul palco a Piazza San Giovanni.
A scatenare Grillo, il fatto che il cronista ha posto una semplice domanda, in conferenza stampa al Quirinale, al capogruppo di M5S Vito Crimi uscito dalle consultazioni. Pirri voleva sapere se il senatore di M5S confermava la possibile apertura a un governo “pseudo tecnico”, come risultava da una riunione dei grillini svoltasi alla Camera. Grillo, in diretta su ‘La Cosa’, la tv degli ‘stellati’, si è rivolto alla sua audience di ‘militanti’ dicendo: “Ho sentito in conferenza stampa un povero ragazzo frustrato!”. “Io la conosco quella voce, è di uno che deve dire di aver sentito una cosa che non ha sentito per sopravvivere! Perché – ha proseguito Grillo – prendono 10 euro a pezzo e tra una cosa falsa e una smentita portano la paga a casa”. Poi l’ex comico sceso in politica ha promesso di togliere all’informazione “i finanziamenti diretti e indiretti”, perché “é peggio la casta dei giornalisti che la casta dei politici!”. Su Twitter, Pirri con ironia ha replicato: ha ringraziato per il ‘ragazzo’, visto che ha “quarant’anni!”; ha spiegato di essere assunto in piena regola; e ha assicurato: “Se il direttore dovesse pagarmi dieci euro a pezzo farebbero 12mila euro al mese!”. Ci sarebbe da farci quasi un pensierino… “Purtroppo prendiamo atto che il leader del terzo partito italiano continua a rivolgersi ai giornalisti con minacce e intimidazioni verbali”, ha protestato Franco Siddi, il presidente della Federazione nazionale della stampa. “Grillo sappia – ha aggiunto Siddi – che i giornalisti non lo esenteranno, come è giusto che sia per tutti i leader politici e gli uomini pubblici, dall’osservazione critica. Le sue invettive non fermeranno l’informazione”. Solidarietà al cronista, “insolentito da Grillo perché colpevole di fare domande: arroganza insopportabile tanto più perché contro precari” è subito arrivata da Roberto Natale, portavoce del presidente della Camera, da Articolo21, dall’ ufficio stampa dei Verdi. Enzo Jacopino, presidente dell’Ordine dei giornalisti, è intervenuto notando che Grillo “é davvero diventato un problema psichiatrico, speriamo reversibile!”. Per Daniela Santanché del Pdl, quella sferrata da Grillo è un’ “inaccettabile e indegna aggressione personale” da parte dell’ex comico “in delirio di onnipotenza”. Solidale con Pirri, anche il consigliere regionale lombardo della Lega Fabio Rizzi che attende le scuse del leader di M5S al giornalista e il deputato del Pd Roberto Morassut (“Vergognoso attacco da parte di Grillo”).