Il giornalista dell’Espresso Fabrizio Gatti, in un video pubblicato sul sito del settimanale, denuncia di essere stato sequestrato nell’ufficio del vicepresidente di Confindustria della provincia di Monza e Brianza Mario Barzaghi, per avergli posto domande sui suoi presunti rapporti con una società facente affari con i Casalesi.
“Il vicepresidente di Confindustria Monza e Brianza – riassume il settimanale sul sito – dal 2010 al 2012 è stato in affari con una società, la Simec srl, sequestrata su richiesta della Procura antimafia di Napoli perché riconducibile a famosi prestanome dei clan della camorra. Quando l’inviato dell’ Espresso Fabrizio Gatti ha fatto domande sugli affari con la Simec, il vicepresidente di Confindustria Monza ha sequestrato il giornalista per un’ora e l’ha minacciato di morte”. Come spiega L’Espresso in un’ anticipazione del settimanale che sarà in edicola da domani, Barzaghi, intervistato da Gatti nella sede della sua azienda, alla richiesta di spiegare meglio il proprio ruolo, “si alza minaccioso dalla scrivania. Pretende la cancellazione dell’intervista e impedisce all’inviato de l’Espresso di uscire. Si avvicina più volte con i pugni stretti. Promette di spaccare il muso al giornalista: ‘Lo ammazzo io questo qua. Lo accoppo. Perche’ di qua el va foeura nò, di qua non esce, ‘almeno vado in galera, ma vado in galera a ragion veduta’. Continua così per un’ora. E quando arrivano i carabinieri ribadisce: ‘Perche’ il signore deve ringraziare Gesù Cristo di non incontrarmi per strada poi. Sì, sì, sono minacce propriò”.