Esiste un trucchetto per evitare che la commissione stronchi di netto l’esposizione orale per porre qualche domanda scomoda ai maturandi: non annoiarla…Nel momento del colloquio orale è molto importante tenere vivi l’interesse e l’attenzione della commissione. Infatti, se i professori sono interessati al lavoro dei maturandi è difficile che stronchino la loro esposizione con qualche domanda scomoda che possa metterli in difficoltà. Ma come si cattura l’attenzione dei commissari?
PAROLA D’ORDINE: SICUREZZA La prima impressione è quella che conta. A una persona bastano 30 secondi per formarsi un opinione sull’altro solo guardandolo. Quindi è bene presentarsi con un look sobrio, senza esagerazioni e apparire sicuri della propria preparazione. Nel momento in cui si inizia il discorso con cui si espone la propria tesina, è importante guardare negli occhi i commissari. Bisogna evitare di focalizzarsi solo su un professore, ma cercare indistintamente lo sguardo di tutti i componenti della commissione: farlo obbligherà gli insegnanti a stare attenti alle parole di chi parla.
PRESENTAZIONE ORIGINALE L’esposizione della tesina può essere aiutata da un percorso con l’ausilio di una presentazione in PowerPoint. Tuttavia bisogna rispettare le regole di questa forma di comunicazione: in ogni slide vanno espressi pochi concetti chiave, correlati eventualmente con foto o grafici che vengono commentati nel discorso. Evitare poi combinazioni di colori o sfondi che precludono la leggibilità: ii professori non amerebbero mettersi gli occhiali da sole per riuscire a guardare una presentazione su uno sfondo fluo.
LE SCENE MUTE Conclusa l’esposizione della tesina, arrivano le domande libere dei professori. Per quanto si possa essere ben preparati, può capitare che l’emozione giochi qualche brutto scherzo e che non si riesca a rispondere a un commissario. In questo caso, è vietato farsi prendere dal panico, e bisogna agire con un po’ d’astuzia. I maturandi devono evitare di fare scena muta e di incastrarsi in quei fastidiosi “eeeeh” o “mmh” che non piacciono per niente alla commissione. Al contrario, con la sicurezza degna dei migliori attori di Hollywood, bisogna rispondere provando a spostare l’attenzione su un argomento che si conosce meglio.
IMPARARE DAGLI ERRORI L’orale si conclude con l’esame dei compiti scritti. Uno studente attento, subito dopo le prove scritte controlla la soluzione sui siti specializzati oppure si organizza in gruppo con gli altri per capire dove ha eventualmente sbagliato. In questa fase sarà quindi in grado di spiegare cosa ha sbagliato e come andava evitato l’errore, guadagnando l’apprezzamento della commissione.
SALUTI Apparire sicuri ed avere un tono di voce ben impostato aiuterà non solo a non annoiare la commissione, ma anche a fare colpo positivamente sui professori che la compongono. Alla fine del colloquio, è consigliato chiudere in bellezza con una stretta di mano decisa a tutti i commissari che confermerà la buona opinione che si sono fatti.