Ci sono voluti più di tre anni e sei passaggi parlamentari, tra Camera e Senato, ma stavolta è arrivato il via libera. Palazzo Madama ha approvato in via definitiva, all’unanimità, la ratifica della convenzione di Lanzarote per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale.
Il testo, che aveva cominciato il suo percorso a Montecitorio nel 2009, detta alcune norme di adeguamento interno, volte a modificare, in particolare, il codice penale, il codice di procedura penale e l’ordinamento penitenziario. “La ratifica della convenzione di Lanzarote approvata oggi – si sottolinea in una nota dell’Unicef – è un passo avanti concreto in materia di protezione dei minori contro lo sfruttamento sessuale e l’abuso dei minori”. Si tratta di un documento con il quale i paesi aderenti – 41 finora quelli che l’hanno sottoscritta e 10, compresa l’Italia, quelli che l’hanno ratificata – si impegnano a rafforzare la protezione dei minori adottando criteri e misure comuni sia per la prevenzione del fenomeno degli abusi, sia per il perseguimento dei rei, nonché per la tutela delle vittime. Tra le novità, entra a far parte nel nostro codice penale la parola “pedofilia”. Con l’introduzione del nuovo articolo 414 bis infatti l'”istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia” sarà punita con la reclusione da un anno e sei mesi a cinque anni. Alla medesima pena sarà sottoposto anche chi “pubblicamente, fa apologia di questi delitti”. Non potranno essere invocate “a propria scusa, ragioni o finalità di carattere artistico, letterario, storico o di costume”. La convenzione di Lanzarote è stata siglata il 25 ottobre 2007 ed è entrata in vigore il primo luglio 2010. Oltre alle fattispecie di reato più diffuse in questo campo (abuso sessuale, prostituzione infantile, pedopornografia, partecipazione coatta di bambini a spettacoli pornografici), il provvedimento disciplina i reati di grooming (l’adescamento attraverso internet) che è una vera e propria novità nel nostro ordinamento, e di turismo sessuale. La convenzione delinea inoltre misure preventive che comprendono il reclutamento e l’addestramento di personale che possa lavorare con i bambini al fine di renderli consapevoli dei rischi che possono correre. Il provvedimento interviene anche sul tema delle misure di prevenzione personali, con particolare riferimento al divieto di avvicinamento a luoghi abitualmente frequentati da minori. La convenzione limita anche la concessione di benefici penitenziari ai condannati per delitti di prostituzione minorile e pedopornografia, nonché di violenza sessuale. Ammette inoltre al gratuito patrocinio, anche in deroga ai limiti di reddito, le persone offese dai suddetti delitti. “La ratifica della convenzione di Lanzarote – dice Vincenzo Spadafora, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza – è una buona notizia per tutti i minori che vivono nel nostro Paese. Si tratta di un arma in più per contrastare gravi violazioni come l’abuso e lo sfruttamento sessuale”. Esprime soddisfazione per il voto di Palazzo Madama, Anna Serafini, senatrice Pd e vice presidente della commissione parlamentare dell’Infanzia e dell’adolescenza. “L’Italia in questi ultimi due decenni – spiega la Serafini – è stata all’avanguardia nella legislazione contro la pedofilia e la prostituzione minorile. Il voto unanime del Senato conferma il cambiamento culturale nella tutela delle persone minori di età”.