Due giorni per discutere come ‘scardinare’ da subito e cambiare in prospettiva la riforma della scuola approvata dal governo Renzi. Sono quelli che si sono aperti a Bologna nell’Aula 3 della Scuola di Economia dell’Alma Mater. Oggi è stato il giorno dell’assemblea dei comitati territoriali della Lip, la legge di iniziativa popolare in opposizione alla legge 107 “che restituisca alla scuola pubblica la centralità e il ruolo che la Costituzione le assegna”; domani toccherà invece all’incontro nazionale di mobilitazione della scuola programmato in occasione del precedente appuntamento il 12 luglio scorso a Roma.

“A Roma ­ ha ricordato Bruno Moretto della Lip Bologna ­ si è iniziato a ragionare su cosa fare dopo l’approvazione della riforma. E qui ci muoviamo su due punti: cosa fare dentro le scuole da subito e come organizzarci per un referendum; e poi per non passare per quelli che dicono solo dei no, discuteremo di come aggiornare la proposta di legge popolare che avevamo già presentato nel 2006 e per la quale avevamo raccolto 100mila firme”. Domani, invece, i temi saranno quelli di ‘affrontare’ la 107, trovando una strategia comune tra chi dice di dire no e basta, rifiutandosi di applicare i punti più critici, oppure ‘smontarla’ dal di dentro. Per poi vedere come, se (ed eventualmente con chi) andare a un referendum. “Che però ­ ha spiegato Moretto ­ affronti il tema della scuola e della riforma in generale e non solo singole questioni come quella del dirigente”. Oggi erano circa un centinaio i docenti, genitori e studenti provenienti da tutta Italia. Domani sono attesi più del doppio.

 

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