Matteo Renzi ha promesso online di assumere nel 2015 150 mila precari, ma “perchè non ha fatto approvare dal Consiglio dei ministri, annullato all’ultimo momento, l’immissione nella Finanziaria dei 3-4 miliardi annui necessari?”: è quanto si chiede Piero Bernocchi, portavoce nazionale dei Cobas, che annuncia per il 10 ottobre uno sciopero generale dei lavoratori della scuola insieme agli studenti. Secondo il sindacalista, “sotto il manto della promessa ‘epocale’ le 136 pagine delle linee-guida sulla scuola prevedono l’espulsione di molte decine di migliaia di precari, che spesso hanno altrettanti anni di lavoro malgrado non siano inseriti nelle graduatorie a esaurimento e che meritano anch’essi l’assunzione e non la beffa di un ulteriore concorso per 40 mila lavoratori e la perdita persino delle supplenze”. Inoltre, “il piano-Renzi è la summa di tante distruttive proposte per scuole-aziende dominate da presidi-padroni, da lotte concorrenziali tra docenti e Ata per qualche spicciolo in più, da valutazioni-quiz del lavoro docente e delle scuole, da apprendistato nelle imprese invece che istruzione”. Insomma, “ce n’è abbastanza per raccogliere la proposta degli studenti, che hanno già convocato il loro sciopero nazionale, indicendo come Cobas per il 10 ottobre anche lo sciopero generale di tutti i lavoratori/trici della scuola e facendo appello a docenti e Ata, genitori, associazioni e sindacati per confluire unitariamente nello sciopero e nelle manifestazioni provinciali o regionali che si svolgeranno in difesa della scuola pubblica e dei suoi protagonisti”.