Lo storico e scrittore Vito Salierno, uno dei maggiori islamisti europei di fama internazionale e biografo di Gabriele D’Annunzio, e’ morto ieri a Milano, dopo una breve malattia, all’eta’ 78 anni. Era presidente della Iqbal Foundation Europe dal 2007 ed in questa veste ha organizzato i convegni di Iqbal a Milano nel 2009 e 2010.
Nel campo specifico dell’islamistica, Salierno si e’ dedicato allo studio dell’opera omnia di Allama Muhammad Iqbal, il poeta-vate della nazione pakistana e portavoce dell’Islam moderno: i primi due volumi, tradotti dall’urdu in italiano, sono apparsi nel 2010 (”Il richiamo della carovana”) e nel 2011 (”L’ala di Gabriele”). Ha partecipato ai congressi internazionali iqbaliani delle Universita’ di Lahore (1964), Cordova (1991), Gent (1997), Lahore (2003). Il governo del Pakistan ha formulato le piu’ sentite condoglianze per la scomparsa del professore Salierno, definito ”un grande studioso di Allama Muhammad Iqbal”, il principale specialista occidentale del poeta musulmano. Nato il 24 agosto 1934 a Bari, intellettuale eclettico ed erudito, Vito Salierno si e’ occupato dell’opera dannunziana per oltre quarant’anni. Tra i volumi pubblicati sul poeta figurano ”D’Annunzio e i suoi editori” (Mursia, 1987), ”D’Annunzio e Mussolini. Storia di una cordiale inimicizia (Mursia, 1988), ”D’Annunzio e i Savoia” (Salerno editrice, 2006) e ”La censura occulta e palese nei confronti di D’Annunzio” (Carabba, 2011).