Non conosce soste lo sfruttamento sessuale dei bambini sui siti internet. Secondo il Rapporto di settembre dell’Osservatorio Internazionale di Telefono Arcobaleno nei primi nove mesi del 2011, l’organizzazione ha individuato e segnalato piu’ di 54.000 siti, arrivando a superare il totale dei siti segnalati nell’intero anno precedente.

La maggior parte della pedopornografia parte dall’Europa, in particolare dai Paesi Bassi che, oltre ad ospitare più del 35% dei siti pedofili segnalati da gennaio a settembre (19.107), sono lo Stato che registra l’aumento piu’ significativo di tali materiali rispetto all’anno precedente. A fruire di un’offerta cos vasta, sono pedofili tecnologicamente attrezzati ed evoluti: dall’analisi di un campione degli accessi ad uno dei numerosi siti illegali individuati dagli operatori di Telefono Arcobaleno emerge che circa 1/3 degli utenti fa uso di smartphone oppure adopera hardware e sistemi operativi di ultima generazione. Più della meta’ degli utenti, inoltre, accede al sito in esame attraverso due Discussion Board, siti di discussione, utilizzati dal pedobusiness come punti assolutamente stabili di promozione e di accesso ai siti pedofili a pagamento e di divulgazione promozionale di materiali pedo-pornografici gratuiti. ”Queste prime informazioni ricavate dall’analisi dei file di log di un singolo sito – dichiara Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno – evidenziano le potenzialità di tali tecniche e l’impulso che potrebbero dare alla ricerca criminologica e all’attività investigativa in materia di pedofilia”. ”Fondamentale e’ la collaborazione degli Internet Service Provider – continua Arena – che possiedono tutte le informazioni relative agli accessi ai siti, e l’adozione di una legislazione completa e omogenea che ne definisca in maniera chiara i ruoli e gli obblighi”.

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