Si è conclusa verso le 14, con un nulla di fatto, la manifestazione organizzata dal Gruppo neo-abilitati del TFA ordinario in mobilitazione che in mattinata hanno raggiunto la sede del MIUR a Roma per protestare contro gli ultimi provvedimenti ministeriali che stanno sconvolgendo il meccanismo di formazione delle Graduatorie ad esaurimento per l’immissione in ruolo di personale docente.

In occasione del sit in al quale ha preso parte anche una delegazione campana degli abilitati e abilitandi del primo ciclo di Tirocinio Formativo Attivo Ordinario guidata da Luigi Fusco, gli aspiranti insegnati accompagnati dalla deputata del Pd, Anna Ascani, membro della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione, hanno avuto modo di confrontarsi con il Ministro, Maria Chiara Carrozza, per discutere appunto dei recenti provvedimenti che di fatto tagliano fuori gli abilitati attraverso il TFA ordinario dall’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento.

Graduatorie che invece sarebbero aperte, agli abilitati che hanno conseguito il titolo all’estero, secondo criteri che sicuramente sono differenti da quelli vigenti nel nostro Paese, a coloro che hanno congelato l’ultimo ciclo di SISS nel 2007/08 per poi conseguire l’abilitazione attraverso lo stesso TFA ordinario da cui provengono coloro che invece, in maniera paradossale, oggi si ritrovano a dover manifestare perché esclusi dalle stesse graduatorie, e infine, boccone più indigesto per i ragazzi del TFA ordinario, alla compagine proveniente dai cosiddetti PAS, Percorsi Abilitanti Speciali (ex TFA Speciali) riservati a coloro che hanno prestato almeno tre anni di servizio negli anni dal 1999/2000 al 2011/12 (che proprio in queste ore si vorrebbe allargare anche al 2012/13), premiando un requisito di anzianità che non può assolutamente rappresentare un indice della qualità che invece potrebbe garantire il tirocinio affrontato nel TFA ordinario.

In quest’ultimo caso c’è da aggiungere che si tratta di percorsi formativi ai quali è possibile accedere senza passare attraverso nessuna delle prove preselettive che invece hanno dovuto sostenere quelli del TFA ordinario, pagando 100 per sostenere la prova e ben 2500 euro per seguire il tirocinio al quale si è avuto accesso.

Un sistema insomma, che non tiene minimamente in conto professionalità e merito, ma premia di fatto vecchie logiche clientelari che vedrebbe come responsabili principali le organizzazioni sindacali che hanno fatto enormi pressioni sulla politica, tanto da condizionare la volontà politica di Pd e gran parte del centro destra che, come confermato anche dal Ministro Carrozza, è quella di tagliare fuori dalle graduatorie gli abilitati con TFA ordinario, obbligando questi ultimi a rimanere impantanati nel fango delle Graduatorie provinciali d’Istituto, sperando in incarichi annuali, improbabili per i neo abilitati, e in un concorso che in questo momento è solo una pallida ipotesi.

Di fronte a una volontà politica così conclamata quindi, non resta che spostare l’asse della battaglia sul piano normativo, da condurre attraverso i banchi del parlamento, affinché si possa raggiungere il giusto quel riconoscimento dei meriti di cui questo Paese ha bisogno.

 

Vincenzo Viglione

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