Il nuovo coordinamento da parte del centro nazionale operativo per la gestione dei trapianti ha prodotto in un anno un abbattimento del 20% dei costi, per quasi due milioni di euro, nelle varie fasi dell’operazione, dall’espianto al trasporto dell’organo.

Il dato è stato comunicato dal direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa, a Briosco (Monza) durante il convegno “il 118 dal soccorso sanitario alla logistica dei trapianti”. La riorganizzazione del sistema sanitario sulla logistica dei trapianti, che secondo nuove linee guida appena approvate sarà standardizzato a livello nazionale, potrebbe essere il punto di partenza anche per una messa in rete di tutte le centrali operative per le emergenze d’Italia. “L’abbattimento dei costi è il segnale che un coordinamento centrale funzioni ­ spiega Alessandro Nanni Costa ­. Le donazioni sono in crescita, sia post mortem che da soggetti in vita per i reni, e in quest’ottica è importante l’approvazione dell’accordo Stato e coordinamenti regionali per il trasporto, che andrà ad ottimizzare il veicolamento organi a livello nazionale e permetterà l’estensione dei programmi nazionali di trapianto (oggi per le urgenze, per il pediatrico e per pazienti di difficile trapiantabilità) anche ad altri settori”. Tra le linee guida indicate per la standardizzazione nazionale delle procedure, fondamentali sono state quelle per il trasporto aereo. “Ogni anno vengono effettuati circa cinquecento interventi aerei ­ spiega Luca Mantechini, docente di ingegneria dei trasporti all’Università di Bologna ­ queste linee guida innovative permetteranno di superare anche le più piccole criticità in materia di sicurezza. Da oggi ogni operatore e vettore dovrà aderire a specifici requisiti per le caratteristiche tecniche degli aeromobili, il modello organizzativo degli operatori e le caratteristiche dei servizi offerti”. Il coordinamento del centro nazionale trapianti con nuove procedure standardizzate nazionali, per il 118 potrebbe significare finalmente entrare in rete anche per le operazioni quotidiane. “Declinando un sistema informativo da comunicare in modello alle altre regioni su come operiamo per trapianti ed emergenze, pensiamo di poter essere presto in collegamento con tutte le regioni, facendo del 118 un reale sistema nazionale di centrali operative in rete che attualmente non esiste ­ spiega il Direttore Generale Azienda regionale emergenza urgenza (Areu) Lombardia Alberto Zoli ­ partendo dal coordinamento per i trapianti. In Regione Lombardia si sta discutendo la riforma sanitaria e c’è che vi vedrebbe Areu come l’azienda delle aziende, non solo come un’azienda sanitaria”.

 

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