Esci dal tunnel. non bruciarti il futuro’. E’ lo slogan del primo tour nazionale di oncologi e pneumologi contro i danni del fumo: si comincerà il 31 maggio a Torino per la giornata mondiale senza tabacco, con grandi stand nelle piazze e test spirometrici gratuiti.

E poi in altre città. l’obiettivo è sensibilizzare i cittadini, prevenire il tabagismo, le malattie respiratorie e il cancro al polmone, patologie sempre più al femminile. L’iniziativa, promossa da WALCE Onlus (Women Against Lung Cancer in Europe), associazione europea dedita ai pazienti affetti da tumore del torace a i loro familiari, è stata presentata oggi in Senato. La campagna porterà nelle piazze italiane una sigaretta gigante che ha la forma di un tunnel lungo 14 metri, un percorso di conoscenza a tappe, e nel tunnel si potrà parlare con lo pneumologo e con l’oncologo e ricevere opuscoli informativi. L’iniziativa attraverserà il Paese: si partirà da Torino, quindi si sbarcherà a Bari, Milano, Bologna per concludersi nelle piazze di Roma il 15 novembre. ”Dobbiamo raggiungere direttamente i cittadini ­ spiega Silvia Novello, presidente WALCE e docente nel Dipartimento di Oncologia Polmonare all’Università di Torino ­ perché i numeri sono drammatici. Nel nostro Paese si contano, infatti, 11,3 milioni di fumatori: 6,2 mln sono uomini, mentre sono oltre 5 mln le tabagiste. Per la prima volta dal 2009, si osserva poi un aumento della prevalenza di giovani donne fumatrici: dal 15,3% del 2013 al 18,9% del 2014. Non solo, un italiano su 4 è esposto ai pericoli del fumo passivo e l’80% ignora che anche questo possa provocare il cancro del polmone”. La campagna ha il patrocinio dell’Associazione Italiana di Medicina Oncologica, Fondazione Insieme Contro il Cancro, Healthy Foundation, Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri e dell’Ordine dei Medici di Bari. Uno dei problemi sta proprio nella ”diffusione del fumo fra le adolescenti e le giovani donne ­ rileva Francesco Cognetti, Presidente di Fondazione Insieme contro il Cancro ­. Per troppo tempo, infatti, il tumore del polmone è stato considerato una patologia quasi esclusivamente maschile, mentre oggi miete più vittime anche fra le donne”.

 

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