Ha acquistato uno spazio a pagamento sulle pagine del ‘Giornale di Vicenza’ per puntare il dito contro chi, in contromano in tangenziale, gli ha ucciso il figlio e causato la morte della moglie, suicidatasi per il dolore.
E’ un vero e proprio atto d’accusa quello che stamane ha voluto lanciare il padre di Alex Di Stefano, il 24enne di Torri di Quartesolo centrato da un’auto che percorreva la tangenziale in contromano, guidata da Mirco Vendramin (23 anni), un elettricista di Carmignano di Brenta, indagato per omicidio colposo aggravato dalla guida in stato di ebbrezza. Nello spazio pubblicitario il genitore ha riportato l’immagine dell’incidente e accanto all’auto dell’investitore una freccia con l’annotazione “alcol e droga (ancora vivo)”, in riferimento all’esito degli esami a cui Vendramin e’ stato sottoposto dopo lo schianto. Ma a dare tangibilmente il segno del dolore del padre di Alex e’ la freccia che lega l’auto dell’investitore a una seconda foto, quella di Carla Tessari, mamma di Alex, che per la disperazione si e’ tolta la vita, dopo aver appreso dell’accaduto. “Chiediamo giustizia per Alex e Carla – scrive il padre a pie’ pagina, augurando buon compleanno alla moglie scomparsa – non vorremmo vergognarci di essere italiani”. E aggiunge la sua personale condanna nei confronti di Vendramin: “Irresponsabile al volante, responsabile per tutta la vita”.