Gli inquirenti russi stanno indagando sul gesto dissacrante di un musicista americano che a loro dire ha vilipeso la bandiera della Federazione, infilandosela nelle mutande durante un concerto in Ucraina. A finire nei guai e’ stato Jared Hasselhoff, il bassista dei ‘Bloodhound Gang’, che ha dato scandalo mettendosi la bandiera russa nei pantaloni e poi lanciandola al pubblico in un’esibizione del gruppo a Odessa. Il video del gesto, definito dal Comitato investigativo di Mosca come un “cinico crimine”, e’ finito su Youtube nel fine settimana, sollevando un coro di proteste da parte delle autorita’ che ora accusano il musicista di “vilipendo alla bandiera”.
“Si tratta di un’offesa premeditata e ora procederemo con indagini procedurali”; ha fatto sapere il portavoce del potente Comitato investigativo russo, Vladimir Markin, il quale non ha specificato se sia stata aperta ufficialmente un’inchiesta.
“Le indagini valuteranno anche tutti quelli che sono collegati a questo crimine”, ha aggiunto Markin facendo intendere che nel mirino vi sono tutti i componenti dei Bloodhound Gang e gli organizzatori del concerto. La band – che e’ stata costretta da Mosca ad annullare la sua partecipazione a un festival a Krasnodar, nella Russia del Sud – si e’ scusata e ha spiegato che quella di “far fare un giro nei pantaloni” del bassista a tutto quello che finisce sul palco e’ una tradizione del gruppo. Mentre si preparavano a partire, i musicisti americani sono stati attaccati da nazionalisti russi, giovani pro-Cremlino e cosacchi che hanno lanciato loro delle uova. Alcuni deputati russi hanno chiesto che il gruppo venga bandito a vita dalla Federazione e anche gli Stati Uniti hanno criticato il gesto. L’ambasciatore Usa in Russia, Michael McFaul, ha parlato di atto “disgustoso”, ma ha anche condannato le violenze contro di loro.