La ‘febbre’ da smartphone, laptop e tablet, che porta a ‘smanettare’ sul gioiellino tecnologico anche dopo aver lasciato l’ufficio, sta insidiando la salute di molte persone, inconsapevoli dei rischi che corrono. L’avvertimento arriva dalla Chartered Society of Physiotherapy britannica.

Secondo gli esperti ormai molti adulti sono diventati schiavi di questi dispositivi hi-tech, e continuano a usarli compulsivamente, anche in viaggio e a casa. Con il risultato di adottare praticamente quasi sempre una postura sbagliata, mettendo a rischio il benessere di schiena e collo. Insomma, secondo i fisioterapisti la soluzione e’ una sola: imparare a spegnere questi device. Secondo uno studio online condotto su 2.010 lavoratori dalla societa’ scientifica, quasi due terzi degli intervistati continua a lavorare anche fuori orario. E non si tratta di spedire una mail dell’ultimo minuto, o mandare un sms al volo: secondo l’indagine, in media, si passano oltre due ore extra davanti allo schermo di laptop o smartphone ogni giorno. E questo nella speranza di ‘smaltire’ gli impegni accumulati durante la giornata di lavoro. Insomma, pur di lavorare meno in ufficio si finisce per farlo regolarmente di piu’ fuori. E soprattutto di farlo male. Si tratta di un risultato che deve suscitare una grande preoccupazione, avverte la presidente della Chartered Society of Physiotherapy, Helena Johnson. “Fare un po ‘di lavoro extra a casa potrebbe sembrare una buona idea a breve termine, ma se diventa una parte normale della routine serale, puo’ portare a problemi come mal di schiena e dolore al collo, e a patologie legate allo stress. E questo e’ particolarmente vero se si utilizzano dispositivi portatili e non si pensa alla postura”. Ma allora cosa fare? “Se ci si sente troppo sotto pressione – suggerisce Johnson – e’ il caso di parlarne con il datore di lavoro”. Un allarme raccolto dai sindacati. Il segretario generale del Trades Union Congress (confederazione che unisce i sindacati del Regno Unito), Brendan Barber, sottolinea alla Bbc online che “livelli eccessivi di lavoro non fanno bene a nessuno. I dipendenti sotto pressione non rendono bene sul lavoro, e lo stress legato a carichi di lavoro ingestibili rischia di farli ammalare”. Insomma, “le persone che non riescono a lasciare il proprio lavoro in ufficio – conclude dovrebbero parlare con i loro manager e imparare a spegnere lo smartphone.”

 

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