Rendere piu’ potente il browser Chrome, colmare i deficit che hanno gli antivirus tradizionali e combattere la cyberciminalita’: questi gli obiettivi di Google Camp, acronimo di Content Agnostic Malware Protection, il progetto di Big G che ha l’obiettivo di bloccare fino al 99% delle minacce in rete. Camp puo’ analizzare sia i file in esecuzione che quelli che scarichiamo e se rileva una minaccia chiede aiuto ai potenti datacenter dell’azienda di Mountain View.

Nel caso in cui gli ‘archivi’ online di Big G danno risposta affermativa l’utente viene informato e il file sospetto viene bloccato. Oltre ai documenti, Camp puo’ anche analizzare gli indirizzi web per capire se ne esistono di pericolosi. In commercio gia’ ci sono antivirus che si appoggiano al patrimonio dei datacenter, la novita’ in questo caso e’ rappresentata dalla sconfinata possibilita’ di Google di incamerare e analizzare dati web. A curare il progetto di antivirus incorporato in Chrome ci sono ingegneri di Google e ricercatori universitari che ne hanno parlato nel corso dell’Annual Network & Distributed System Security Symposium che si e svolto a San Diego, in California, a fine febbraio.

 

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