Entomologi australiani hanno dato il nome della cantante americana Beyoncé a un tafano fornito di un posteriore prominente e con colori sfavillanti. Specie rarissima, la “Scaptia Plinthina beyonceae” era stata scoperta nello stato australiano del Queensland nel 1981, anno di nascita della cantante, ma non aveva mai ricevuto un nome scientifico.
L’insetto è di colore nero e presenta al termine dell’addome una grossa rotondità punteggiata di piccoli peli dorati.Il ricercatore Bryan Lessard, del Centro australiano per la ricerca scientifica, giudica che l’anatomia della specie ne faccia “la diva dei tafani”. E’ tutt’altro che un’eccezione il tafano che è stato chiamato Beyoncé perché la rotondità del suo addome colorato e appariscente ha ricordato la cantante al giovane entomologo Bryan Lessard, del Centro australiano per la ricerca scientifica (Csiro). Trovare un nome per ogni nuova specie di insetti è un vero rompicapo: basti pensare che quelle finora note sono 1,2 milioni, sui circa due milioni di specie animali e vegetali.
“A volte è veramente difficile dare un nome ad una specie: si possono usare aggettivi, a volte si possono fare scelte completamente arbitrarie e spesso si scelgono nomi scherzosi”, osserva l’entomologo Augusto Vigna Taglianti, dell’università di Roma La Sapienza. “Basti pensare – aggiunge – che per un solo ordine di insetti esistono oltre 400.000 specie: è chiaro che con i nomi può succedere qualsiasi cosa”. I personaggi dello spettacolo sono tra i più gettonati nella scelta dei nomi per gli insetti, in buona compagnia di personaggi della letteratura e della mitologia, fino a Bill Gates, Hitler e Babbo Natale, spiega Marzio Zapparoli, docente di Zoologia nell’università della Tuscia. Esistono specie dedicate al dio della fertilità, Priapo, come l’imenottero Exetastes fornicator. C’é un lepidottero dedicato a Leonardo da Vinci ed una farfalla che suggerito la Lolita di Vladimir Nobokov.
Sempre in ambito letterario, un ragno cavernicolo australiano dall’aspetto poco amichevole si è meritato il nome di Draculoides bramstokeri, chiaramente ispirato al romanzo “Dracula” di Bram Stoker. Hanno suggerito i nomi degli insetti anche personaggi come Chaplin, Stanlio e Ollio o l’Indiana Jones interpretato da Harrison Ford, dice ancora Zapparoli. Anche il mondo del rock è di casa tra gli insetti, perfino di quelli estinti, come i trilobiti Aegrotocatellus jaggeri dedicati a Mick Jagger.
Ci sono poi Avalanchurus lennoni, Avalanchurus starri, Struszia mccartneyi e Struszia harrisoni, chiaramente ispirate ai Beatles. Anche i Sex Pistols sono stati fonte di ispirazione per gli entomologi, così come i Grateful Dead per il dittero Dicrotendipes thanatogratus, traduzione latina del nome del gruppo country-rock americano. Il mondo della musica tocca anche l’Italia, con la farfalla Parnassius mnemosyne guccinii, dedicata al cantautore Francesco Guccini e scoperta, naturalmente, nell’Appennino tosco-emiliano. Nell’Aspromonte, infine, è stato scoperto il ragno Paracelotes garibaldii, ovviamente dedicato a Giuseppe Garibaldi.