Grande cordialità, sorrisi, clima disteso, oggi in Vaticano, nell’udienza di papa Francesco ai sovrani di Spagna, re Felipe VI e la regina Letizia, che hanno scelto di recarsi dal Pontefice come prima visita all’estero dopo l’insediamento del 19 giugno scorso, conseguente all’abdicazione del padre di Felipe, re Juan Carlos di Borbone. I due nuovi regnanti – lui in completo scuro, lei in tacchi alti e tailleur, di colore bianco come previsto in Vaticano solo per le regine cattoliche – sono rimasti a colloquio con Francesco per circa 40 minuti: nella Sala della Biblioteca per la conversazione privata, svoltasi naturalmente in spagnolo, è stata ammessa anche Letizia, come era già avvenuto nell’agosto scorso per la regina Rania, fatto allora senza precedenti, nell’udienza ai reali di Giordania. Nel corso dell’incontro, Felipe ha invitato il Pontefice in Spagna, associandosi all’invito già manifestato a nome dei vescovi spagnoli dal cardinale di Madrid Antonio Maria Rouco Varela: Francesco è stato invitato a partecipare alle celebrazioni per il quinto centenario della nascita di Santa Teresa d’Avila, che ricorrerà il 28 marzo del prossimo anno. E il Pontefice, a questo riguardo, ha espresso “speranza”. Era la seconda volta che Felipe e Letizia incontravano Bergoglio, dopo essere intervenuti come principi delle Asturie, il 19 marzo dello scorso anno, alla messa di insediamento in Piazza San Pietro. Il Papa nell’udienza è apparso in buona forma, dopo l'”indisposizione” dei giorni scorsi e le voci contrastanti sul suo stato di salute. Salutando re Felipe all’ingresso della Biblioteca con una stretta di mano, Francesco ha detto: “Maestà, benvenuto, avanti…”. Letizia, a sua volta, ha salutato il Papa con un inchino e una stretta di mano. Tra le prime frasi scambiate, il re ha parlato del suo primo periodo come “intenso ma tranquillo”. Uno scherzoso siparietto si è avuto quando il Papa lo ha invitato a entrare nella Sala. Re Felipe ha infatti esclamato: “i chierichetti davanti!”. Al che Francesco gli ha risposto: “gliel’ha detto suo padre…”. Lo scambio di battute faceva riferimento alla visita del padre di re Juan Carlos dello scorso 28 aprile, all’indomani della canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Quando il Papa lo aveva analogamente invitato a entrare nella Biblioteca, il re sembrava esitare, al che Bergoglio sorridendo gli aveva detto appunto: “i chierichetti davanti”. E Felipe oggi ha ripetuto la battuta, strappando un sorriso al Pontefice. Al momento dello scambio dei regali, il re ha donato al Papa il facsimile del libro “Oraculo manual y arte de prudencia”, volumetto risalente al 1647 del gesuita aragonese Balthasar Gracian, spiegando che esistono solo due copie originali del volume, una delle quali a Lujan, in Argentina. Francesco ha ricambiato con una formella in bassorilievo, col progetto originale di Piazza San Pietro, e con una copia della sua esortazione apostolica “Evangelii gaudium”. Rosari al resto della delegazione, distribuiti personalmente da Bergoglio, che accorgendosi che un fotografo della Casa Reale era rimasto senza, è andato verso un armadietto per prelevarne uno da potergli consegnare. Il tutto in un’atmosfera molto cordiale. Al termine, Felipe si è congedato salutando il Papa con un baciamano e con queste parole: “con la speranza di vederla in Spagna”. Francesco subito non ha risposto ma un momento dopo, salutando Letizia, che gli ha fatto un secondo inchino, le ha detto: “con la speranza di rivederla presto”. Parlando poi dell’invito in Spagna anche col cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, che gli ha fatto presente l’agenda molto piena del Pontefice, Felipe ha spiegato di aver detto al Papa che il viaggio sarebbe “molto importante” e che basterebbe anche una visita molto breve: “una questione di ore”, ha detto. Con Parolin, che avevano conosciuto a Caracas, ai funerali del presidente Hugo Chavez, quando l’attuale segretario di Stato era nunzio in Venezuela, i reali hanno anche parlato di problemi sociali in Spagna e della situazione in America Latina. “Durante i cordiali colloqui, si è espresso compiacimento per l’odierna visita, la prima all’estero, che segue quella da poco compiuta dal re Juan Carlos I e dalla regina Sofia il 28 aprile scorso, auspicio del rafforzamento delle buone relazioni esistenti tra la Santa Sede e la Spagna”, recita la nota vaticana sull’udienza papale. “Sono stati affrontati temi di comune interesse, l’importanza di favorire il dialogo e la collaborazione fra la Chiesa e lo Stato per il bene di tutta la società spagnola”. Toccate anche “alcune problematiche di carattere internazionale e regionale, con particolare attenzione alle zone di conflitto”