“La nostra denuncia della mafia non sarà fatta una volta tanto ma sarà costante”. Pedofilia e mafia saranno per la Chiesa e la comunità “due principalissime questioni”, dice Papa Francesco in un colloquio con Scalfari su Repubblica. “Ho visto processione Oppido e dico: tutto sta cambiando e tutto cambierà”.Alla processione di Oppido Mamertina, sottolinea Papa Francesco, “erano migliaia gli intervenuti. Poi la statua della Madonna delle Grazie si è fermata davanti alla finestra del boss che è in custodia per ergastolo. Appunto, tutto questo sta cambiando e cambierà”. “Alcuni sacerdoti tendono a sorvolare sul fenomeno mafioso”, aggiunge il Pontefice, “naturalmente condannano i singoli delitti, onorano le vittime, aiutano come possono le loro famiglie, ma la denuncia pubblica e costante delle mafie è rara. Il primo grande Papa che la fece proprio parlando in quelle terre fu Wojtyla”, e fu “applaudito da una folla immensa”. Nel colloquio con il fondatore di Repubblica, papa Francesco spiega anche di voler approfondire la conoscenza del fenomeno mafia: “so quello che fanno, ma mi sfugge il modo di pensare. E’ questo aspetto che vorrei esaminare e lo farò leggendo i tanti libri che sono stati scritti in proposito e le tante testimonianze”.

 

 

 

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