“Gesù è il nostro avvocato, egli ci difende sempre”. Questo uno dei concetti espressi da papa Francesco durante l’udienza generale, in cui si é soffermato sull’episodio dell’Ascensione di Gesù al cielo, spiegando che “vicino al Padre egli intercede sempre a nostro favore”. “E’ bello sentire che abbiamo un avvocato – ha detto il Pontefice aggiungendo parti ‘a braccio’ alla sua catechesi -. Quando uno è chiamato dal giudice, è in una causa, la prima cosa che fa è chiamare l’avvocato: noi ne abbiamo uno che ci difende sempre, ci difende dalle insidie del diavolo, ci difende da noi stessi, dai nostri peccati”.

“Carissimi fratelli e sorelle – ha aggiunto – andiamo da questo avvocato, non abbiamo paura di andare da lui, di andare a chiedere perdono. Lui ci difende sempre, è il nostro avvocato, ci difende sempre, non dimenticate questo”. “L’Ascensione non indica l’assenza di Gesù – ha spiegato il Papa agli oltre 80 mila fedeli riuniti in Piazza San Pietro – ma ci dice che egli é vivo in mezzo a noi in modo nuovo, non è più in un preciso posto nel mondo come era prima”. “Ora è nella signoria di Dio, presente in ogni spazio e tempo, vicino a ognuno di noi nella nostra vita – ha proseguito -. Non siamo mai soli: abbiamo questo avvocato che ci ispira, ci assiste e ci difende”. “Non siamo mai soli – ha insistito il Pontefice -. Il Signore crocifisso è risorto e ci guida: con noi ci sono tanti fratelli e sorelle che nel silenzio e nel nascondimento, nella loro vita di famiglia e di lavoro, nei loro problemi e difficoltà, nelle loro gioie e speranze, vivono quotidianamente la fede e portano con noi al mondo la signoria di Dio”.

 

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