Sulla lapide stessa data, anni diversi. E’ il destino di tanti. Parola di scienziati: morire nel giorno del proprio compleanno non e’ un episodio inconsueto, anzi e’ piu’ probabile esalare l’ultimo respiro nell’anniversario della propria nascita che non in qualunque altro giorno.
A supporto della ‘maledizione delle candeline’, rilanciata di recente da un team di ricercatori che pubblica uno studio sulla rivista ‘Annals of Epidemiology’, ci sono anche testimonianze celebri della fatale coincidenza numerica: dallo scrittore britannico che ha fatto sognare intere generazioni, William Shakespeare, nato il 23 aprile 1564 e morto il 23 aprile 1616, fino all’attrice Ingrid Bergman, nata il 29 agosto 1915 e morta il 29 agosto 1982. Nel terno al lotto della vita, la data in cui veniamo al mondo puo’ uscire due volte e diventare anche la data dell’addio alle cose terrene, e i ricercatori dell’universita’ di Zurigo lo confermano, numeri alla mano, dopo aver studiato piu’ di 2 milioni di persone nell’arco di oltre 40 anni. Dall’analisi e’ emerso un aumento di morti per attacchi cardiaci, ictus, cadute e suicidi nel giorno in cui i protagonisti dello studio avrebbero dovuto soffiare sulle candeline. In media, calcolano gli scienziati, gli over 60 hanno il 14% di probabilita’ in piu’ di morire nel giorno del loro compleanno. Gli infarti aumentano del 18,6% nell’anniversario della nascita, incrementi osservati sia per le donne che per gli uomini. Mentre gli ictus si impennano del 21,5%, soprattutto fra le donne. I compleanni ‘fatali’, sottolinea Vladeta Ajdacic-Gross dell’universita’ di Zurigo dalla testata britannica ‘Telegraph’, “sono molto piu’ frequenti di quanto ci si potrebbe aspettare”. E ovviamente il rischio di incorrere nella macabra coincidenza, continua la ricercatrice, aumenta man mano che si invecchia. Dati canadesi hanno inoltre dimostrato che risulta piu’ probabile che gli ictus colpiscano nel giorno del compleanno soprattutto fra le persone con la pressione sanguigna alta. E’ stato registrato anche un +34,9% di suicidi, un aumento del 28,5% delle morti accidentali non legate a incidenti stradali, e addirittura un +44% di decessi causati da cadute.