La sonda Curiosity comincia a produrre le sue prime osservazioni e permette agli scienziati di dire praticamente con certezza che su Marte una volta c’era l’acqua. Precisamente, i dati inviati finora sembrano mostrare che sul Pianeta Rosso scorrevano grandi corsi d’acqua, che avrebbero lasciato tracce di antichi alvei individuati, appunto, da Curiosity.
Investigando i sedimenti del Mount Sharp, al centro del cratere Gale, il luogo in cui la sonda e’ atterrata, Curiosity avrebbe scoperto che il cratere, una volta, era pieno d’acqua: a provarlo sarebbe soprattutto la disposizione delle pietre, che denotano antichi torrenti, di cui sono attualmente visibili i letti e i relativi sedimenti alluvionali. In particolare, gli scienziati si sarebbero soffermati su un macigno conficcato nel terreno, di natura differente rispetto alle pietre circostanti, che sembra troppo grande per essere stato depositato la’ da qualcosa che non sia un corso d’acqua. “Dalle dimensioni del letto del fiume possiamo dedurre che l’acqua scorresse alla velocita’ di poco meno di un metro al secondo e la sua profondita’ era confrontabile con la distanza fra l’anca e la caviglia”, ha detto uno dei responsabili scientifici della missione, William Dietrich, dell’Universita’ della California di Berkeley.